VARESE – E’ uscito dal carcere e ha ottenuto l’affidamento in prova ai servizi sociali l’ex coordinatore di Forza Italia a Varese Nino Caianiello, uno dei principali protagonisti di un presunto “sistema” di mazzette, appalti, nomine pilotate e finanziamenti illeciti in Lombardia e che nell’ottobre del 2021 aveva patteggiato 4 anni e 10 mesi.
Lo scorso marzo Caianiello, ritenuto il presunto “grande manovratore” del sistema ricostruito dall’inchiesta milanese “mensa dei poveri”, era tornato in carcere dopo il patteggiamento in esecuzione della pena definitiva e dopo aver scontato già sei mesi di custodia cautelare, a seguito dell’arresto nel maggio del 2019.
Ora, assistito dall’avvocato Tiberio Massironi, ha ottenuto l’affidamento in prova su decisione del Tribunale di Sorveglianza di Milano (giudice relatore Giuseppe Fertitta). Una prima istanza di affidamento provvisorio era stata respinta ma poi, dopo l’udienza collegiale del 19 dicembre scorso, è arrivato oggi il via libera. Anche la Dda milanese aveva dato parere “ampiamente positivo” all’affidamento, anche perché Caianiello ha svolto attività anche per uno sportello per i diritti dei detenuti.
Nei prossimi giorni l’ex responsabile di FI a Varese saprà quale attività dovrà svolgere in affidamento. Pare possa lavorare o per la Exodus di Don Mazzi o per la cooperativa ‘La Valle di Ezechiele’ che si occupa di detenuti. Intanto, a Milano è ancora in corso il maxi processo “mensa dei poveri” nel quale tra gli imputati figurano l’europarlamentare di FI Lara Comi e l’ex deputato Diego Sozzani.