LAVENO MOMBELLO – La bellezza del lago Maggiore non ha prezzo e forse non saranno molti a spaventarsi per qualche euro in più per assaporarne la magia. Vedremo. Sta di fatto che i turisti che arriveranno a Laveno Mombello dal primo di aprile dovranno mettere in conto, oltre al costo del pernottamento, anche l’imposta di soggiorno introdotta con l’approvazione del regolamento da parte della giunta Santagostino dopo il via libera da parte del consiglio comunale nel novembre scorso.
La tassa riguarderà gli alberghi, le case e gli appartamenti ammobiliati per uso turistico e gli immobili destinati a locazione breve. Le tariffe 2023, a notte, per persona? Si parte da 1,50 euro per dormire in hotel a una e due stelle, campeggi, case vacanze, ostelli e immobili ad affitti brevi. Ci vorranno 2 euro per i tre stelle, mentre bisognerà sborsare 2,50 euro per i quattro stelle o le categorie superiori.
Dalla giunta fanno sapere che l’amministrazione comunale mette in campo, volentieri, ingenti risorse per far fronte alle esigenze del turismo che premia Laveno Mombello, ma ha altresì bisogno di compensare tali oneri aggiuntivi con entrate, quelle che deriveranno appunto dall’imposta di soggiorno, utili a mantenere adeguati livelli di servizi, garantire la salvaguardia del patrimonio paesaggistico e culturale, continuare ad organizzare iniziative all’altezza delle aspettative di chi arriva.
Ecco perché il Comune di Laveno ha deciso, cosa che non aveva fatto prima, di sfruttare l’opportunità, fornita dalla legge del 2011, di applicare la tassa per i clienti delle strutture ricettive di città d’arte e località turistiche.