Da genio incompreso a primo car designer della storia: 120 anni fa nasceva Flaminio Bertoni

Nato a Masnago (allora comune autonomo), il 10 gennaio 1903, cresciuto alla Macchi, non la sua estrosa creatività non fu capita e se ne andò a Parigi dove fece grande la Citroen con una vera rivoluzione

VARESE – – Esattamente 120 anni fa, il 10 gennaio del 1903, nasceva a Masnago (oggi un quartiere di Varese) Flaminio Bertoni. Pittore, scultore, disegnatore e progettista – aveva fatto esperienza alla Carrozzeria Macchi dove era entrato giovanissimo come apprendista – Bertoni è stato probabilmente il primo ‘car designer’ della storia ed ha legato il suo nome alla grandezza della Citroen. Lo ha fatto attraverso tre modelli, la Traction Avant, la 2CV e la DS, che sono considerate ancora oggi tra i più importanti esempi di creatività funzionale applicata all’industria dell’automobile.

Nel pur dinamico mondo della carrozzeria e dell’imprenditoria varesina – vicina dopo la Prima Guerra Mondiale alla nascente industria aeronautica, Bertoni non riuscì a trovare l’ambiente ideale per esprimere il suo irruente, quasi tempestoso modo di creare. Amava l’arte in tutte le sue forme, aveva una mente geniale da cui scaturivano idee a getto continuo. Un giorno, si presentò alla Macchi con un grande modello per la carrozzeria di un’automobile. Era bassa e aerodinamica, così avveniristica che i suoi colleghi iniziarono a prenderlo in giro dicendogli che quella sagoma ricordava più un aereo che un’automobile.

Sentitosi incompreso, il giorno stesso Bertoni tornò a casa e fece i bagagli con destinazione Parigi. Qualche mese dopo, si presentò nell’ufficio di André-Gustave Citroën, che aveva l’abitudine di scegliere personalmente i suoi collaboratori. Fu così, che la matita di Bertoni iniziò a ‘volare’ attorno ai disegni di una gamma Citroën, quella della fine degli Anni ’20, di ispirazione piuttosto americana, con carrozzerie imponenti e simili tra loro.

La grande occasione arrivò pochi anni dopo: nel 1933 Bertoni fu convocato perché c’era da fare una vettura totalmente nuova, bassa e filante come quella proposta con il suo modellino. Nasceva così la Traction Avant, progettata, prodotta e presentata al mondo nel tempo record di meno di un anno, nel marzo-aprile del 1934. In questo capolavoro – capostipite della generazione di ‘grandes routieres’, le grandi stradiste che hanno segnato la storia di Citroen – si ritrova una serie di idee nate in quell’ambiente artistico caro a Bertoni nominato esponsabile del Centro Stile del Double Chevron.

FLAMINIO BERTONI, QUEL GENIO DELLA DS - Auto&Design

Dai concetti d’arredo del tempo, con sedili a metà tra le sedute di Jean Prouvé ed il Bauhaus, per arrivare alla simmetria della Voiture Maximum disegnata da Le Corbusier nel 1928. Bertoni sapeva bene che la forma è funzionale alla funzione. Nella Traction Avnt, come nelle successive 2CV e DS, viene prima la necessità dell’uso rispetto alla bellezza di ogni componente, anche se quest’ultima è imprescindibile. Nel corso degli anni, Bertoni si circondò di collaboratori che apprezzavano la sua filosofia operativa.

Nel lontano 1938, quando fu redatto il capitolato che avrebbe portato alla creazione della DS19, poi presentata nel 1955, Bertoni ebbe carta bianca da parte degli ingegneri che chiesero due sole cose per il nuovo progetto: una forma aerodinamica e tanta visibilità, intendendo con questo anche comfort e sicurezza.

L’ingegnere capo André Lefebvre – che aveva sempre trovato claustrofobica la Traction Avant – chiese che la nuova ammiraglia avesse molto più vetro. Bertoni lo accontentò con montanti anteriori e centrali sottilissimi, vetri panoramici (realizzati con speciali procedure dalla Saint-Gobain espressamente per la DS) ed una luminosità a bordo unica al mondo. merito di oltre due metri quadri di superfici trasparenti attorno all’abitacolo. Era spuntato il germoglio da cui si è sviluppata e poi moltiplicata l’incredibile generazione di ‘stradiste’ Citroen. Come l’iconica CX prodotta dal 1974 fino al 1991 e naturalmente l’attuale C5 X che traduce i valori di queste gloriose antenate per imboccare – con il confort e la sicurezza del brand – la strada verso la mobilità del futuro.