VARESE – Sale a 139 il numero degli operatori di Trenord che hanno il compito di assistere i viaggiatori e svolgere controlleria a terra nelle principali stazioni. Prende il via la terza fase del progetto ‘Assistenza e controllo‘, avviato dall’azienda ferroviaria a luglio 2021 per aumentare l’assistenza ai clienti e arginare l’evasione del biglietto grazie a un filtro a terra. Da oggi, altre 35 risorse si aggiungono al team, che è ora composto da 129 operatori e 10 coordinatori. Inoltre, la rete delle stazioni interessate dal progetto si allarga: a Milano Porta Garibaldi, Milano Cadorna, Milano Bovisa, Varese Fs, Lecco, Brescia, Pavia, Cremona, Malpensa si aggiunge lo scalo di Milano Centrale.
Nel 2022 sono state 7mila le azioni di presidio svolte dalle squadre di Assistenza e controllo, fra assistenza ai viaggiatori, operazioni di controlleria a terra, gestione di situazioni di emergenza. Nel corso dell’anno, le attività di presidio hanno tenuto come base le nove stazioni strategiche individuate, nell’ambito del progetto. Da lì, gli operatori si sono mossi per presìdi spot anche in altre stazioni sul territorio, in particolare nei 34 scali ferroviari che registrano l’80% degli spostamenti. Complessivamente, sono state oltre 2.600 le azioni di presidio in provincia di Milano; più di 1.100 in quella di Varese; 475 a Lecco; 464 a Pavia; 422 a Brescia; 330 a Cremona. Il progetto ha raggiunto anche le province di Monza-Brianza (367), Como (323), Bergamo (240), Lodi (226), Sondrio (113), e si è spinto anche fuori regione, verso scali non lombardi serviti dai treni Trenord.
Sono azioni che l’avvio della terza fase consentirà di estendere e consolidare. Il progetto Assistenza e controllo è strategico anche in chiave antievasione: nelle stazioni le squadre Trenord individuano i passeggeri sprovvisti di titolo di viaggio invitandoli ad acquistare il regolare biglietto. In alternativa provvedono a emettere la dovuta sanzione o, in ultima istanza ad allontanarli. In questo modo viene svolto un filtro a terra strategico se si considera che il 95 per cento dei problemi di sicurezza in treno è causato da persone salite senza titolo di viaggio e che dalla stessa categoria di passeggeri ha origine l’80 per cento degli alterchi che sfociano in aggressioni fisiche e verbali.