FARA NOVARESE – Ci sono gli appassionati della trippa riuniti nella Confraternita nata nel 1969 a Moncalieri o gli adepti dell’Arcisodalizio per la ricerca del culatello supremo di Soragna (Parma). Ci sono quelli dell’Accademia della Costina di Coarezza che arrivano da Somma Lombardo nel Varesotto, quelli della Confraternita del Bollito e della pera madernassa (una varietà tipica della zona piemontese del Roero particolarmente adatta alla cottura nel vino) che vengono da Guarene, in provincia di Cuneo.
I più lontani sono i portoghesi della Confradia Enogastronomica di Madeira. I più vicini sono i novaresi Confraternita del Gorgonzola di Cameri e quelli della Antica Cunsurtarija dal Tapulon (una preparazione di carne trita di asino stufata con il vino rosso e le spezie) di Borgomanero, sempre in provincia di Novara. Ma saranno oltre trenta i sodalizi provenienti da tutta Italia e anche dall’estero che si ritroveranno domenica 16 aprile a Fara Novarese, terra di colline e di ottimo vino, tra Novara e la Valsesia.
L’occasione è il ventunesimo convivio promosso dalla Confraternita del Gorgonzola di Cameri, ma l’evento assume un carattere “globale”. “Le confraternite – spiega all’Agi Marco Porzio, presidente della Fice, la federazione che raggruppa queste associazioni che sono decine e sparse in tutte le regioni d’Italia – nascono con la volontà di promuovere e salvaguardare le tradizioni e lo straordinario patrimonio culturale che deriva dallo studio dei piatti, dei vini e dei prodotti autoctoni”. La Confraternita del Gorgonzola di Cameri, che promuove l’evento, ad esempio, è nata nel 2000 dall’ispirazione di un piccolo gruppo di amici per diffondere e dare lustro alla conoscenza di uno dei prodotti più caratteristici del novarese: il formaggio gorgonzola.