Parigi, 8 set. (Apcom) – La Francia, dice un comunicato del ministero della Cultura e della Comunicazione, “vuole che sia rispettato il diritto d’autore nel quadro del contenzioso tra Google Books e gli editori e gli autori americani”.
Al di là dei singoli casi – prosegue il comunicato – la questione pone un problema di principio al quale la Francia ha già mostrato di essere particolarmente attentata: quello del rispetto del diritto d’autore, che garantisce la remunerazione dei creatori e consente la diveristà culturale”.
La Francia, presentando obiezione al tribunale di New York che dovrà valutare l’accordo transattivo tra Google e gli editori e gli autori americani, aveva rilevato che “il progetto di transazione non è conforme nè al diritto di proprietà intellettuale né al diritto alla libera concorrenza”.
Ieri del tema si è occupata anche l’Unione Europea aprendo di fatto un negoziato con Google rispetto al progetto di creare una gigantesca biblioteca online. Mentre
L’iniziativa è ad uno stadio molto avanzato negli Usa, dove ancora si attende un difficile passaggio giudiziario, dato che alcuni editori si sono rivolti alla magistratura per bloccare questa intesa, in Europa la questione è solo agli inizi. Google ha già fatto un passo indietro sulla sua volontà iniziale di mettere on-line in Usa libri presenti sul mercato europeo ma non su quello statunitense. Prima con un comunicato poi con una conferenza stampa tenuta dall’inviato dell’azienda a Bruxelles si è chiarito che “i libri europei saranno offerti solo dietro una esplicita autorizzazione di chi ne detiene i diritti”, ha spiegato un rappresentante di Google, Daniel Clancy.
La Commissione europea ha un atteggiamento dialogante in questa vicenda. In un comunicato congiunto i commissari all’Informazione, Viviane Reding, e al Mercato Interno, Charlie McCreevy, hanno oggi, alla vigilia della settimana di negoziati a Bruxelles, affermato che “è necessario tutelare il rispetto totale delle regole sui diritti d’autore per assicurare una giusta remunerazione agli autori”, ma hanno anche “dato il benvenuto ad una collaborazione pubblico-privato per favorire la digitalizzazione dei libri”.
I due commissari dunque hanno sottolineato la necessità “di adattare la legislazione europea su diritto d’autore, ancora molto frammentata, all’era digitale, in particolare per i testi senza più diritti d’autore o non più stampati”.
Google oltre alla questione della pubblicazione dei libri europei solo con autorizzazione ha fatto anche un altro passo avanti oggi, offrendo la possibilità a due rappresentanti europei di entrare nel board dell’iniziativa. “E’ un passo importante, dimostra che c’è spazio per trattare”, ha ammesso Jessica Sanger, rappresentante dell’Associazione degli editori e dei librai tedeschi, tra i più forti oppositori del progetto statunitense.
VGP
© riproduzione riservata