Luigi Ganna, un record, un titolo: “40,405”. Il libro di Stefania Bardelli sul mito del ciclismo

Nel racconto della scrittrice varesina "non solo bicicletta ma anche ricordi di famiglia" sul leggendario corridore nato a Induno Olona partendo dal suo primato del 1908 al velodromo di Milano

VARESE – L’impresa è nel titolo, la storia nel suo nome. 40,405 come i chilometri percorsi in un’ora dall’uomo dei record, Luigi Ganna, che impose il suo primato nel 1908, sul velodromo di Porta Ticinese. Quell’impresa storica che diventa uno splendido ritratto di famiglia è raccontato nel volume “40,405”, scritto dalla varesina Stefania Bardelli e pubblicato da Sunrise Media.

Luigi Ganna (por Marco Della Croce)

Ganna (Induno Olona, 1º dicembre 1883 – Varese, 2 ottobre 1957) è stato un grande protagonista del ciclismo epico, uno dei campioni indiscussi dei primi anni del ‘900. Parte dalle competizioni nelle sagre, poi arriva a quelle regionali, sfida i più forti. Arriva la prima vittoria alla Coppa Valle Olona nel 1906, Luison spicca il volo. Nel suo palmares innumerevoli vittorie tra le quali svettano la terza edizione della Milano-Sanremo e il primo Giro d’Italia.

il Curiosone di Varese: LUIGI GANNA DI INDUNO OLONA: IL PRIMO VINCITORE DEL  GIRO D'ITALIA

“Non solo bicicletta ma anche ricordi di famiglia – dichiara l’autrice Stefania Bardelli – Savina, l’amore della sua vita, i figli Martino e Maria, l’azienda Cicli Ganna. Poi l’amicizia con Fiorenzo Magni che riportò la festa del Giro nella villetta di viale Belforte a Varese. ‘40,405’ è una storia che mi accompagna da una vita, Luigi Ganna era lo zio di mio nonno Umberto Gioia”.

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