Ubs si arricchisce grazie all’operazione Credit Suisse: nuove polemiche in arrivo in Svizzera

Il colosso bancario elvetico verso un provento di 34,8 miliardi di dollari per l'acquisizione dei "cugini" finiti in disgrazia. La maxi-plusvalenza è puramente contabile ma finirà comunque nel mirino dei critici. Battuto l'utile record di Jp Morgan nel primo trimestre del 2021

ZURIGO – Ubs prevede di registrare nel secondo trimestre dell’anno un provento di 34,8 miliardi di dollari per l’acquisizione del Credit Suisse ma si attende di dover svalutare per 13 miliardi gli asset dei ‘cugini’, salvati a metà marzo, e di incorrere in 4 miliardi di potenziali costi legali e regolatori nell’arco di 12 mesi.

Le previsioni sono contenute nel prospetto informativo relativo all’operazione, pubblicato nella notte da Ubs. La maxi-plusvalenza di 34,8 miliardi, che seppure puramente contabile, rischia di rinfocolare le polemiche scatenate in Svizzera dall’operazione, è legata al badwill, cioè alla differenza tra il patrimonio netto del Credit Suisse e il prezzo, decisamente inferiore, pagato da Ubs per acquistarla. Grazie al badwill generato dal Credit Suisse,

Ubs potrebbe chiudere la prossima trimestrale con un utile record in ambito bancario, superando – sottolinea l’agenzia Bloomberg – il precedente record di 14,3 miliardi di dollari segnato da Jp Morgan nel primo trimestre del 2021.

(Ansa)