VARESE – Nel fine settimana di sabato 17 e domenica 18 giugno 2023 sul nostro territorio si accenderanno i riflettori sulla civiltà dei “Longobardi in Italia” grazie alla concomitanza di due eventi, organizzati sotto l’egida dell’Associazione Italia Langobardorum: l’inaugurazione della mostra “Toccar con mano i Longobardi“, allestita negli spazi del Monastero di Cairate, che resterà visitabile fino al 26 novembre 2023 e la terza tappa del viaggio digitale Longobard Experience con focus sulla località di Castelseprio-Torba, che ospita uno dei sette gruppi monumentali costituenti il sito seriale Unesco “I Longobardi in Italia: i luoghi del potere (568-774 d.C.)”.
La mostra “Toccar con mano i Longobardi”, ad ingresso libero e realizzata in collaborazione con il Museo Tattile Statale Omero di Ancona e con il sostegno e il contributo del Ministero della Cultura, verrà inaugurata sabato 17 giugno alle ore 16.00 presso il Monastero di Cairate, struttura monastica benedettina tra le più antiche della Lombardia, alla presenza di Danilo Chiodetti, Presidente dell’Associazione Italia Langobardorum e assessore alla Cultura di Spoleto, Emanuela Daffra, direttrice della Direzione Regionale Musei della Lombardia, Sara Matilde Masseroli, direttrice del Parco Archeologico e Antiquarium di Castelseprio, Silvano Martelozzo, Sindaco di Castelseprio, Rolando Squizzato, Vicesindaco di Gornate Olona, Anna Pugliese e Cristina Luoni, Sindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Cairate, e Mauro Canavesi, presidente della Pro Loco di Cairate.
L’esposizione, che prevede un percorso tattile e una gamma differenziata di opzioni di fruizione capaci di facilitarne la comprensione, assicurando a tutti un’esperienza multisensoriale ottimale, si prefigge di far conoscere la straordinarietà e la complessità del sito seriale Unesco della civiltà longobarda proponendo ai visitatori sette modellini tridimensionali in scala dei monumenti architettonici più rappresentativi del sito seriale longobardo affiancati da sette modellini relativi alle aree in cui sono situati i monumenti, per permettere l’esplorazione tattile dei loro contesti di provenienza. La mostra, resa ancora più accessibile dalle audio descrizioni (in italiano e in inglese), nonché dalla disponibilità di un catalogo in Braille e uno in large print, ha la caratteristica di essere itinerante ed è già stata allestita al Museo Tattile Statale Omero di Ancona, al Palazzo Paolo V di Benevento, al Castello Svevo di Monte Sant’Angelo, al Museo di Santa Giulia di Brescia, al Museo del Ducato di Spoleto e al Monastero di Santa Maria in Valle a Cividale del Friuli (UD), per poi fare tappa, in futuro, in altre località che ne faranno richiesta all’Associazione Italia Langobardorum.
Sempre nel pomeriggio di sabato 17 giugno, alle ore 15,30, è previsto il momento di apertura della due giorni dedicata alla Longobard Experience, una serie di eventi lanciati in partnership da IgersItalia e dall’Associazione Italia Langobardorum con il proposito di raccontare, attraverso gli strumenti digitali del web e dei social, le testimonianze della civiltà dei Longobardi in Italia, intesa come momento di sintesi tra l’eredità romano-classica e il nuovo apporto della cultura germanica nel periodo di passaggio dall’esperienza imperiale romana all’alto Medioevo. In occasione dell’evento, che si svolgerà in concomitanza con le Giornate Europee dell’Archeologia, iniziativa di respiro internazionale gestita dall’Istituto nazionale di ricerca archeologica preventiva della Francia, si ritroveranno a Cairate più di dieci community di IgersItalia, la più grande community italiana legata al mondo della comunicazione digitale con riferimento alla promozione del territorio, con l’obiettivo di produrre uno storytelling volto a raccontare le bellezze storico-artistiche e ambientali del territorio, con particolare riguardo all’esteso Parco Archeologico di Castelseprio, che comprende anche il piccolo ma prezioso Antiquarium e la mirabile chiesa di Santa Maria Foris Portas, e infine al monastero di Torba, antico nucleo di potere di carattere rurale che nel periodo altomedievale assume una funzione religiosa con l’insediamento di una comunità di monache benedettine.