MALPENSA – Vittoria di associazioni e comitati per salvare la Brughiera di Malpensa. La Cargo City se si espanderà, dovrà farlo dentro il sedime aeroportuale. Questa la prescrizione della Commissione Via approvata anche dalla firma del Ministero dell’Ambiente. Lo sottolinea una nota congiunta di Lipu, Wwf, Italia Nostra Lombardia, Legambiente Lombardia, FAI Fondo Ambiente Italiano, Life Drylands, Centro Italiano Studi Ornitologici, Ecoistituto della Valle del Ticino, Coordinamento Salviamo il Ticino, Viva via Gaggio. Le sigle ambientaliste sottolineano che a pagina 257 delle prescrizioni si legge: “Commissione
Tecnica per la Verifica dell’Impatto Ambientale – VIA e VAS, per le ragioni in premessa indicate sulla base delle risultanze dell’istruttoria che precede, e in particolare i contenuti valutativi che qui si intendono integralmente riportati quale motivazione del presente parere, esprime il seguente MOTIVATO PARERE favorevole alla compatibilità ambientale, comprensiva della valutazione di incidenza, del progetto “Aeroporto di Milano Malpensa – Masterplan 2035”, subordinatamente al rispetto di soluzioni progettuali che non comportino deterioramento o, massimamente, sottrazione, né temporanea né a maggior ragione permanente, di habitat naturali e seminaturali di brughiera, e a quanto prescritto nelle condizioni, anche di indirizzo, sotto indicate. Il Parere è favorevole a condizione che si ottemperi alle seguenti prescrizioni ambientali: Condizione ambientale n. 1 – Oggetto della prescrizione Quanto all’intervento c.d. “Cargo City”, stante la maggiore invasività dell’alternativa progettuale n. 7 in termini sia di consumo di suolo sia di habitat di Brughiera, tale da minare ulteriormente le funzioni di connettività ecologica del corridoio rappresentato ID_VIP 4217- Istruttoria – VIA – Aeroporto di Milano Malpensa – Masterplan 2035 dalle aree del Parco del Ticino, dovrà essere percorsa e sviluppata una differente alternativa (tipo 2 o 2A), non insistente sulle aree a brughiera c.d. del Gaggio o di Tornavento, più aderenti all’attuale perimetro aeroportuale, quali quelle denominate “2” e “2a”, sviluppandone il progetto esecutivo”.
Le associazioni esultano
“Un parere che aspettavamo da tempo – affermano a caldo le associazioni – La Cargo City potrà espandersi solo nel sedime interno all’aeroporto. La battaglia per salvare l’ultimo lembo della brughiera più meridionale d’Europa, un ambiente prezioso e insostituibile, è stata vinta e ripaga degli sforzi fatti. Adesso aspettiamo la costituzione del SIC per una tutela definitiva e per frenare l’impermeabilizzazione del territorio nel Parco del Ticino. “Ma non solo: la Commissione ministeriale – proseguono le associazioni – auspica anche che la Regione Lombardia assuma le decisioni in merito alla proposta di Istituzione del SIC/ZPS “Brughiere di Malpensa e Lonate” per il quale, in data 26 luglio 2022, la Comunità del Parco lombardo della Valle del Ticino ha comunicato di aver avviato l’aggiornamento dell’istruttoria tecnica.
Fontana: “Decisione grave”
La decisione della Commissione tecnica per la verifica dell’Impatto ambientale del ministero dell’Ambiente, che di fatto dà parere negativo sul Masterplan di Malpensa, “è grave nella forma e nel contenuto”, secondo il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. “Non tiene conto del lungo, certosino lavoro svolto dalla istituzione regionale di concerto e in accordo con i comuni dell’area e le altre istituzioni coinvolte per offrire una soluzione positiva alle esigenze di sviluppo dell’aeroporto, sancita poi nel protocollo d’intesa firmato da tutti i soggetti – ha spiegato Fontana – Va, quindi, contro i principi di leale collaborazione istituzionale e vanifica il lavoro svolto dagli enti territoriali”. Per il presidente lombardo, inoltre, “è grave poi perché impedisce di fatto lo sviluppo delle attività aereoportuali, in particolare la Cargo City prevista da Sea, che non potrà espandersi al di fuori dell’attuale sedime. Viene cosi inferto l’ennesimo, grave colpo al sistema economico legato al comparto aereo della Lombardia e del nord Italia e impedite condizioni competitive equilibrate necessarie allo sviluppo di Malpensa e del suo territorio”. “Sorprende che una decisione di tale gravità arrivi in un momento in cui lo stesso governo nazionale è impegnato a coniugare sviluppo economico e crescita sostenibile, lo stesso sforzo che è stato compiuto dalle istituzioni lombarde che hanno siglato il protocollo d’intesa sul Masterplan di Malpensa”, conclude Fontana