Una nuova terapia che presto potrebbe essere a disponibile per i 500 milioni di pazienti diabetici in tutto il mondo e che potrebbero passare da 365 a sole 52 iniezioni di insulina in un anno, una a settimana.
Le novità sulla terapia del diabete vengono da una nuova insulina basale e sono ad oggi confermate da due differenti studi pubblicati su Jama e sul New England Journal of Medicine.
Si tratta di una nuova molecola che ha dimostrato il potenziale di semplificare la terapia del diabete che richiede terapia insulinica, eliminando per i pazienti il disagio della iniezione giornaliera ed aumentando così la aderenza alla terapia insulinica. “Un vero cambio epocale e un deciso miglioramento della qualità di vita dei pazienti diabetici”, come lo ha definito, Roberto Trevisan, professore di Endocrinologia all’Università di Milano-Bicocca e direttore della Diabetologia dell’ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Il professor Trevisan è l’unico ricercatore italiano che ha partecipato alla stesura finale dello studio sul New England Journal of Medicine.
Adesso si attende l’approvazione della nuova molecola da parte degli Enti regolatori del farmaco per renderla disponibile. Il passaggio dall’assunzione giornaliera a quella settimanale rappresenta un grande vantaggio per i diabetici di tipo 2, che sono spesso soggetti anziani, con più patologie, e che devono assumere diverse terapie con frequenza quotidiana. Nei due studi i ricercatori hanno confrontato, in quasi 600 persone che non erano mai state trattate con insulina, l’efficacia e la sicurezza di una nuova insulina a somministrazione settimanale con quella di due differenti insuline già in uso a somministrazione quotidiana.
Dopo circa sei mesi dall’inizio del trattamento, il prodotto a somministrazione settimanale ha mostrato un leggero vantaggio in termini di efficacia misurata come capacità di mantenere buoni livelli di emoglobina glicata. La somministrazione settimanale, secondo lo studio di Jama, presenta un piccolo aumento del rischio di ipoglicemie, ma i casi di abbassamento eccessivo della glicemia sono risultati molto bassi. Secondo gli stessi ricercatori, quando si considera il trattamento con l’insulina icodec nella pratica clinica, il piccolo beneficio glicemico aggiuntivo e la convenienza della somministrazione una volta alla settimana devono essere valutati rispetto al piccolo rischio assoluto di ipoglicemia. In Italia oltre 3,5 milioni di persone soffrono di questa patologia.