VARESE – Finalmente è tutto pronto per fare di Varese la prima provincia cicloturistica d’Italia.
Stamattina, nella moderna sala immersiva della Camera di Commercio di Varese, è stata presentata ufficialmente la campagna promozionale del progetto “Varese Do You Bike”, ideata nel 2021 con l’ambizioso obiettivo di fare di Varese e dintorni un punto di riferimento per i cicloturisti italiani ed europei. Il grande lavoro svolto dalla CCIA, come illustrato dal segretario generale Mauro Temperelli, ha consentito di tracciare e redigere gli itinerari, con annessi servizi, mettendo insieme gli operatori sul territorio e gli enti locali interessati, unendoli in un progetto comunicativo, sempre nell’ottica di una implementazione futura e di un aggiornamento costante delle opportunità territoriali.
Da oggi è online il nuovo sito del progetto, che è stato pensato in particolare per il mercato svizzero, grazie ad un accordo con la Camera di Commercio Italiana per la Svizzera e che vedrà la pubblicità di Varese in italiano ed in inglese anche oltre confine.
La rete di Do You Bike è adesso ben strutturata, e può contare su 45 itinerari con oltre 2000 km di percorsi per diversi livelli di difficoltà: famiglia, cicloturismo, e sportivo. Lungo i percorsi sono stati localizzati ristori, strutture ricettive con alloggi e punti di sosta convenzionati, dotati di colonnine di ricarica per le e-bike e tutti i servizi adatti ai ciclisti. Si è provveduto anche a formare una cinquantina di guide certificate che accompagneranno i turisti alla scoperta delle bellezze paesaggistiche, naturalistiche e storiche del varesotto, dalla Alta Val Veddasca all’Olona ed al Ticino, passando ovviamente per i laghi e il centro storico di Varese.
ll product manager Giovanni Martinelli ha illustrato il funzionamento del sito, la cui peculiarità è anche quella di poter scaricare tutti i tracciati e gli itinerari attraverso l’app Komoot, adatta per chi pratica sport sui sentieri montani, aggiornatissima su itinerari e servizi. La promozione del territorio ha già visto l’organizzazione di momenti educazionali per illustrare ad operatori turistici stranieri le peculiarità degli itinerari, e altri se ne organizzeranno in futuro, visto e considerato anche i riscontri positivi che arrivano dagli operatori turistici coinvolti in questi primi mesi.