VARESE – Il commissario straordinario Giuseppe Micale, con delibera ha formalizzato l’assunzione dei 12 operatori sanitari sudamericani. Sono 7 donne e 5 uomini, tra i 24 e i 39 anni che hanno maturato diverse esperienze professionali nei Paesi di provenienza. Gli operatori provengono dalle aree medico-geriatrica, di emergenza e critica, dialisi, ospedaliera o domiciliare. Sono in possesso di una qualifica professionale conseguita all’estero che, ai sensi della normativa vigente, permette di esercitare in via temporanea la professione infermieristica in Italia fino al 31 dicembre 2025.
I 12 assunti prenderanno servizio, come spiega una nota dell’Asst, “nel prossimo autunno, probabilmente dall’inizio di ottobre, non appena saranno concluse le pratiche per l’ottenimento del nulla osta per l’ingresso in Italia. Il loro arrivo è frutto di una intensa collaborazione tra diverse istituzioni – prosegue la nota – dal Comune di Varese, con il consigliere Guido Bonoldi che ha catalizzato il processo recandosi di persona in America Latina, alla prefettura per il percorso di regolarizzazione dei nuovi arrivati. Un aiuto importante è stato offerto anche dal dottor Luigi Castagna, un commercialista che si è occupato a titolo volontaristico della richiesta di riconoscimento in deroga dei titoli. L’assunzione di questi professionisti stranieri è il primo risultato conseguito nel tentativo di ovviare alla carenza nazionale di infermieri con cui si sta confrontando tutto il servizio sanitario”.
Il bando dedicato agli stranieri sarà aperto fino al 31 dicembre prossimo, al fine di favorire ulteriori candidature. “Contemporaneamente – precisa l’azienda socio-sanitaria territoriale di Varese – resta sempre aperta l’opportunità di assunzione per infermieri italiani, oltre che per altre figure professionali del comparto”. L’Asst ha anche deliberato l’assunzione di un ulteriore tecnico di radiologia, che va ad aggiungersi ai 9 già assunti da inizio anno, e di 8 infermieri italiani ulteriori rispetto ai 44 già assunti nel corso del 2023, di cui 4 che hanno partecipato al bando dedicato in particolare all’ospedale di Luino, che comprende per 5 mesi, l’opportunità di essere ospitati nel convitto aziendale con una piccola trattenuta mensile sullo stipendio: una soluzione proposta da Asst Sette Laghi – conclude la nota – per venire incontro il più possibile alle esigenze dei candidati, soprattutto più giovani, desiderosi di lavorare nella struttura dell’Alto Verbano”.