SARONNO – E’ proprio vero che la pazienza è la virtù dei forti. Grande esempio, assieme a una eccellente capacità persuasiva e di conciliazione, è stata quella messa in campo da monsignor Claudio Galimberti e da don Riccardo Bottan venerdì mattina, lo scorso 11 agosto, in Prepositurale. Un cittadino musulmano di origine nordafricana è salito sull’altare sproloquiando in arabo e urlando perfino “Allah Akbar”. Grande l’apprensione dei fedeli presenti, ma l’uomo è stato calmato ed è rimasto in chiesa durante la funzione. Ancora, al momento della comunione, altro momento di tensione per la richiesta dell’uomo di partecipare all’eucarestia. Ma prima della fine della messa l’uomo è uscito dalla chiesa, facendo proseguire con calma la celebrazione.
L’uomo pare non essere nuovo a simili azioni, ma recidivo. Un gesto non molto differente, di fatto, l’aveva già compiuto nel 2017, ma in quella circostanza dopo aver fatto irruzione in chiesa con la messa in svolgimento, era corso immediatamente dopo a gettarsi nel torrente Lura in via Roma, dove era stato recuperato, e soccorso per le ferite riportate, dal personale sanitario sopraggiunto sul luogo.