SARONNO – A quasi un anno dalla sua inaugurazione, la Casa di Comunità di Saronno stila il bilancio di uno degli eventi più importanti organizzati per la popolazione. Dal 25 al 30 settembre si è svolta, infatti, la Settimana della Prevenzione: una serie di incontri, seminari, visite e servizi che hanno posto l’accento su cinque differenti aree tematiche.
“Abbiamo registrato la partecipazione di oltre mille utenti provenienti non solo dal comune di Saronno, ma anche dalle città afferenti al distretto quali Cislago, Caronno Pertusella, Uboldo, Origgio e Gerenzano. Il modello innovativo di Casa di Comunità che stiamo implementando sta dimostrando, anche tramite i dati relativi a questa settimana appena conclusa, che il percorso intrapreso è quello giusto”, sottolinea il Dott. Luca Maffei, Direttore S.C. del Distretto di Saronno, che prosegue “l’idea di rilanciare i servizi già attivati per la popolazione è stata senza dubbio vincente. Certamente, per il successo riscosso dall’evento è doveroso ringraziare i sindaci dei comuni summenzionati,l’Università degli Studi dell’Insubria, gli Ordini professionali che ci hanno supportato, i Medici di Medicina Generale del territorio, così come associazioni e fondazioni che, tramite i volontari, si sono impegnati affinché tutto funzionasse nel migliore dei modi”.
Qualche dato può fornire meglio una panoramica della partecipazione complessiva.
I Percorsi Preventivi e Sani Stili di Vita hanno registrato un numero complessivo di accessi pari a 835 unità, con un gradimento specifico per la rilevazione dei parametri vitali (374 cittadini coinvolti), fornita dalla Croce Rossa Italiana, seguito dagli appuntamenti dedicati all’ “Indagine conoscitiva sugli stili di vita”, promossi dall’Università degli studi dell’Insubria, e che hanno visto la partecipazione di 155 spettatori. Altrettanto apprezzati sono stati i momenti dedicati alle vaccinazioni anti Herpes Zooster, Antipneumococco e anti Difterite, Tetano e Pertosse.
Ha riscosso grande successo anche il percorso Prevenzione al femminile che ha registrato un numero complessivo di donne partecipanti pari a 338. Di tutti gli appuntamenti in programma, quello maggiormente gettonato focalizzava l’attenzione su Prevenzione Violenza Femminile: Infopoint Rete Rosa, cui si sono iscritte ben 299 uditrici.
Gli appuntamenti dedicati alla Prevenzione delle Patologie e Cronicità hanno totalizzato 68 iscritti e, sul podio, si è posizionato il focus sulla Prevenzione delle Malattie Dismetaboliche, con 31 partecipanti. Molto apprezzati anche i percorsi relativi alle malattie dismetaboliche che hanno visto il coinvolgimento del Medici di Medicina Generale, quelli sulla prevenzione oncologica, organizzati grazie alla collaborazione degli specialisti della LILT e le consulenze specialistiche garantite dai medici del P.O. di Saronno (come, p.e., internisti, pneumologi, ecc.).
I percorsi Informazioni e Orientamento, Benessere Psichico e Emergenza/Allertsi sono attestati, rispettivamente, ad un numero di partecipanti pari a 16, 18 e 49; tra i corsi più richiesti, si segnalano quello di disostruzione pediatrica e di BLSD laico.
Ultimi, ma non meno importanti, due eventi collaterali che hanno registrato alto gradimento e grande adesione: la mostra “Guerriere della luce” di arteterapeutica in psiconcologia, promossa con la collaborazione di Saronno Point Onlus e i colloqui informativi presso l’Ambulatorio di Psiconcologia.
“Con un numero complessivo di accessi pari a 1.447 unità ritengo che la manifestazione sia da considerarsi un successo; questa settimana per noi rappresenta un punto di partenza e siamo certi che i cittadini che si sono avvicinati alla Casa di Comunità di Saronno saranno in grado di fungere da “cassa di risonanza” per far avvicinare la popolazione ai nuovi percorsi di cura territoriali che sempre più verranno attivati per rispondere ai bisogni dei cittadini”, conclude il Dott. Marino Dell’Acqua, Direttore Socio Sanitario di ASST Valle Olona, “La Settimana della Prevenzione ha ulteriormente sottolineato l’importanza del ruolo della Casa di Comunità come primo luogo di cura per la popolazione. Un luogo in cui potersi rivolgere per ottenere assistenza di prossimità e di facile accesso, in cui poter ottenere, in tempi abbreviati, l’assistenza sanitaria, socio-sanitaria e sociale di cui si può necessitare”.