MILANO – Il consiglio regionale nella seduta di oggi pomeriggio, 10 ottobre, ha bocciato la mozione presentata da Fratelli d’Italia contro le carriere alias nelle scuole della regione. Sarebbero serviti 37 voti su 73 consiglieri presenti, ma i voti a favore sono stati 35 e 33 i contrari. La carriera alias è un protocollo che offre la possibilità di comparire nella burocrazia interna di scuola, università, di un ente o di un’azienda con il nome che corrisponde alla propria identità di genere anche se diverso da quello anagrafico, senza che questo incida sui riferimenti legali. La modifica ha valore solo nelle scuole e negli enti che adottano il protocollo, che ha lo scopo di evitare alle persone che sono in un percorso di transizione di venire quotidianamente menzionate con il nome che indica un genere diverso da quello che essi stessi si riconoscono.
Il protocollo è adottato in oltre 40 università, in diverse aziende e da meno di un anno, è stato inserito nel nuovo contratto dei dipendenti pubblici di ministeri, agenzie fiscali ed enti non economici e il Comune di Milano, ha istituito il “registro di genere”, un elenco dove si può inserire il nome d’elezione per farlo comparire sui documenti come l’abbonamento ai trasporti, le tessere di biblioteche e altri di competenza del Municipio. FdI aveva presentato la mozione con la quale sarebbe stata bloccata l’applicazione del protocollo nelle scuole della Lombardia, anche se al momento in tutta la regione ad applicarlo sono solo una decina di istituti, mentre è adottato in quasi tutte le università