VARESE – C’era una volta l’oratorio, aperto a tutti, ogni giorno, ove i bambini ed i ragazzi del quartiere si trovavano per stare insieme e divertirsi durante i pomeriggi della settimana e del fine settimana. Interminabili partite a pallone, le prime amicizie, le prime cotte adolescenziali, nate magari durante i momenti di “noia” costruttiva in cui si stava seduti a parlare a bordo campo, o nelle sale dell’oratorio, in un ambiente sicuro vissuto da volontari adulti, genitori e dal prete di turno che conosceva i ragazzi uno ad uno. Un ambiente che ha accolto generazioni intere di ragazzi e ragazze le quali, tra una preghiera ed una partita a pallone, sono state cresciute al riparo dai pericoli e dal disagio che troppo spesso oggi vediamo diffondersi tra gli adolescenti.
Negli ultimi anni molti oratori cittadini, complice la carenza di sacerdoti e l’evolversi della società, hanno dovuto chiudere i battenti, ma all’oratorio di San Vittore, l’oratorio storico del centro città, si prova ad invertire la rotta a partire da quest’anno. «Ci siamo accorti che, nel week-end, se lasciamo aperta la porticina del cortile, entrano papà con i propri bambini o gruppi di ragazzini e si mettono a giocare. Allora abbiamo pensato di mettere insieme le forze per dare la possibilità a chi lo desiderasse di trascorre una domenica pomeriggio semplicemente giocando –
spiegano i genitori che daranno vita all’iniziativa – partiamo con la terza domenica del mese, e vediamo come va. I nostri bambini si troveranno a giocare tra loro e magari ne incontreranno altri, così, nella semplicità e nella meraviglia di andare incontro all’altro». Una proposta di assoluta normalità, che fino a qualche anno fa non avrebbe costituito una notizia, ma che oggi costituisce una proposta valida nel panorama desolato delle proposte dedicate alle famiglie ed ai più giovani.
«Tornare a fare dell’oratorio un luogo da vivere, aperto a tutti e pieno di vita, non solo per le attività e le proposte che faremo a ragazzi e ragazze – spiega don Matteo Missora, responsabile della pastorale giovanile della comunità Pastorale Sant’Antonio Abate – ma soprattutto per la testimonianza che sapremo dare del dono di una vita piena, che abbiamo saputo riempire di significato e di azioni buone, incontrando il Signore Gesù. La vita è un dono ricevuto da restituire spendendolo per gli altri, imparando che cosa significa “dare la vita”. E dunque ben venga l’iniziativa e l’impegno di questi genitori che va nel segno della condivisione buona, tipica della vita oratoriana».
Il primo appuntamento è per domenica 15 ottobre, alle 15, e la proposta di inizio è una bella castagnata. Ci sarà anche il calderone dei desideri con sorprese per grandi e piccini, giochi per tutti e merenda. Le prossime domeniche in programma sono il 19 novembre, il 17 dicembre con la festa di Natale, il 18 febbraio, il 17 marzo e il 21 aprile.