BUSTO ARSIZIO – Prima udienza del processo a carico di Pierluigi Deidi, ex allenatore di pallavolo accusato di atti sessuali nei confronti di una ragazza che allenava e che, all’epoca dei fatti, aveva poco più di 14 anni. In apertura del procedimento il difensore d’ufficio avvocato Carlo Brena , ha spiegato di non essere riuscito a contattare il suo assistito che risulta irreperibile. Il Collegio penale ha quindi proceduto all’ammissione dei testi e delle prove del Pm e della difesa che ha anche chiesto l’interrogatorio
dell’imputato. La vicenda fece scalpore perché all’epoca era emerso che l’imputato faceva parte di chat dove adulti erano in contatto con minori e che l’uomo aveva attivato su Telegram uno scambio di immagini pedopornografiche. Il suo nome era venuto fuori da un’inchiesta della Procura di Brescia, aperta sulla denuncia di un genitore che aveva scoperto la chat del figlio. Gli inquirenti, una volta accertata l’identità dell’allenatore del Saronno, e i contatti con una ragazzina di 14 anni del quale era allenatore, aveva trasmesso gli atti alla procura di Busto Arsizio. La famiglia della giovanissima vittima era stata subito avvertita ed era stata formalizzata la denuncia. Malgrado la denuncia la società non aveva sollevato dall’incarico l’allenatore, che aveva svolto il suo ruolo per oltre un anno e mezzo nelle squadre femminili Under 14 ed Under 16 , fino a quando le famiglie delle giovanissime atlete avevano scritto alla Federazione e a diverse associazioni sportive esprimendo disappunto per la mancata sospensione e chiedendo l’intervento degli organi federali della pallavolo. la famiglia della ragazza si è costituita parte civile. La prossima udienza è stata fissata per maggio 2024