AMOBIENTE & DISSETO – Il dissesto ed i fenomeno franosi in Italia rappresentano circa due terzi delle frane europee. L’Italia è un Paese altamente esposto al rischio, con il 94% dei Comuni che in maniera diversa sono interessati dal fenomeno del dissesto. Lo ha sottolineato in un videomessaggio, il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci durante l’inaugurazione della sesta edizione dell’evento World landslide forum al Palazzo degli Affari di Firenze. Il Forum mondiale sulle frane si è aperto oggi,
14 novembre e si concluderà il 17 novembre. Organizzato congiuntamente dalla Cattedra UNESCO sulla Prevenzione e gestione sostenibile dei rischi idrogeologici dell’Università degli Studi di Firenze, dall’International Consortium on Landslides e dal Global Promotion Committee of International Programme on Landslides ha come obiettivo fornire una piattaforma comune per favorire la cooperazione tra gli scienziati che si occupano di frane, per definire azioni prioritarie condivise per la riduzione del rischio su scala globale.
“Il problema – sottolinea Musumeci – è di natura economica e sociale per i riflessi che comporta. La scienza e la tecnica hanno fatto passi da gigante, ma non sempre gli studi sono stati tradotti in azioni concrete. Servirebbe una corretta pianificazione urbanistica, molto spesso la speculazione edilizia e il governo non appropriato del territorio ha determinato eventi franosi”.
“Serve un maggior coinvolgimento dell’Unione europea che è molto attenta al meccanismo della protezione civile e molto attenta nell’efficientamento energetico, ma abbiamo bisogno di richiamare l’attenzione di Bruxelles anche in termini finanziari, e normativi sul contrasto alle frane e al dissesto idrogeologico. Proprio per questo – ha proseguito il ministro per la Protezione civile – alla fine del mese di novembre avremo a Roma ospite il commissario europeo Lenardicic delegato ad affari umanitari con i quali affronteremo il tema legato al rischio frane e tutti rischi naturali e antropici. L’Italia è attenta al confronto delle comunità scientifiche e accademiche, guardiamo con interesse ai risultati che perverrà dal forum di Firenze, il nostro contributo sarà portato dal capo dipartimento Curcio. Non posso che rinnovare l’apprezzamento per una iniziativa che fa onore a quanti hanno voluto e promossa in Italia, il Governo – ha concluso Musumeci – resta a disposizione a raccogliere ogni nuova proposta che possa essere utile a evitare sciagure, danni, conseguenze economiche per rendere più sicuri i territori”