ROMA – Un minimo 30 euro e un tetto massimo di 190 euro mensili per il contributo al Sistema sanitario nazionale per i lavoratori frontalieri. Lo prevede un emendamento dei relatori alla manovra che modifica l’articolo 49 che prevede, per i residenti che lavorano e soggiornano in Svizzera e utilizzano il Servizio sanitario nazionale, i frontalieri e i loro familiari, il versamento alla Regione di residenza di una quota di compartecipazione al Ssn.
L’emendamento dei relatori stabilisce che la quota di compartecipazione familiare, definita annualmente dalla Regione e compresa fra un valore minimo del 3% e un valore massimo del 6% del salario netto percepito in Svizzera, debba attuare la “progressività del prelievo in rapporto al reddito netto, con un minimo di 30 euro e un massimo di 190 euro mensili, comprensivi dei familiari a carico”.