VARESE – “La nostra posizione è di portare la proposta di legge in Consiglio regionale e di fare tutte le valutazioni che è necessario fare, partendo dal presupposto che sono temi etici estremamente delicati e che quindi si dovrà dare a ciascun consigliere la libertà di esprimere quello che è il proprio punto di vista”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana dopo che l’associazione Luca Coscioni ha depositato al Consiglio regionale della Lombardia le 8181 firme raccolte per portare in Aula la proposta di legge sul fine vita,
già bocciata in Veneto, per regolamentare l’aiuto medico alla morte volontaria. Adesso la legge è al vaglio dell’Ufficio di presidenza che potrebbe rimandare all’Aula il parere sull’ammissibilità: “Come è arrivata in Aula in Veneto, penso che arriverà anche qui” ha aggiunto Fontana. “Comunque io mi rimetto a quelle che saranno le decisioni dell’organo a cui è sottoposta la valutazione del caso. Non ho letto la proposta di legge – ha concluso – quindi non so se ci sono elementi tali che possono determinare la non sottoposizione all’Aula”.
Majorino: “Un fatto positivo se la destra non ostacola la discussione della proposta di legge”
“Ho letto la dichiarazione di Attilio Fontana” sul portare in Aula il progetto di legge di iniziativa popolare sul fine vita. “Se è un modo per dire che la destra non tenterà di ostacolarla mettendone in discussione la legittimità, come invece ha fatto sul referendum sanitario, ma che a tempo debito se ne discuterà in Aula nel merito, è un fatto positivo”. Così in una nota Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Pd al Consiglio regionale della Lombardia. “Mi auguro – aggiunge l’esponente dem – che prevalga lo spirito di un confronto aperto e trasparente e non il tentativo di impedirla sul nascere”.
Gallera (Fi): “Sul fine vita mio voto favorevole, auspico altre adesioni nel centrodestra”
“Apprezzo la posizione del presidente” della Regione Lombardia “Attilio Fontana e l’apertura della Giunta regionale affinché la legge sul ‘fine vita’ sia discussa in Consiglio regionale con piena libertà di voto. Annuncio sin d’ora il mio voto favorevole al progetto di legge, a tutela della libertà di scelta di ciascun cittadino”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia Giulio Gallera, presidente della Commissione speciale Pnrr, commentando le dichiarazioni odierne del presidente del governatore in relazione alla proposta di legge d’iniziativa popolare che l’Associazione Luca Coscioni, dopo aver raccolto delle firme necessarie, ha depositato anche in Consiglio regionale lombardo, sulla falsariga di quanto già tentato in Veneto. Fontana ha dichiarato che probabilmente arriverà in Aula e che trattandosi di “temi etici estremamente delicati si dovrà dare a ciascun consigliere la libertà di esprimere quello che è il proprio punto di vista”. “Ritengo che a ogni cittadino debbano essere garantite le migliori cure possibili – dice Gallera – e posso assolutamente testimoniare che la Lombardia à la Regione più avanzata a livello nazionale per le cure palliative e l’assistenza ai malati terminali, avendo lavorato intensamente, da assessore al Welfare, al rafforzamento delle cure palliative domiciliari e all’implemento degli hospice. Da liberale, tuttavia – prosegue – ritengo che le istituzioni non debbano sostituirsi al cittadino e alla sua libertà di scegliere quando porre fine alle terapie. Il mio impegno, in questo ambito, è sempre stato chiaro e ben delineato: due anni fa avevo anche raccolto le firme e sostenuto il referendum sulla ‘eutanasia legale’ che avrebbe abrogato parzialmente la norma del Codice Penale sulla ‘morte volontaria’. Referendum che la Consulta aveva dichiarato però non ammissibile”. “Ho appreso con amarezza che i consiglieri di Forza Italia del Veneto – conclude Gallera – hanno espresso un voto contrario alla proposta di legge sul fine vita. Auspico invece che i colleghi consiglieri regionali del centrodestra in Lombardia e del mio partito in particolare, che rappresenta da sempre la massima espressione dei valori liberali, decidano di sostenere e approvare il testo di legge, nel momento in cui lo stesso arriverà all’esame dell’Aula”.