MILANO – Nei giorni scorsi alcuni operatori del settore ed esponenti dell’opposizione sia in Parlamento che in Consiglio Regionale avevano lanciato l’allarme relativamente ai tagli dei fondi destinati alla cura dei disturbi alimentari. I finanziamenti statali, stanziati dal Governo Draghi per due anni, 2022 e 2023, non sono stati inizialmente riconfermati dal Governo Meloni con l’approvazione della legge finanziaria 2024; ciò aveva scatenato accese polemiche tra maggioranza di governo ed opposizione, con accuse reciproche di strumentalizzazione sulla pelle dei soggetti più deboli, affetti da disturbi della nutrizione dell’alimentazione (DNA).
Alcune regioni, tra cui la Lombardia, avevano comunque annunciato che i fondi mancanti sarebbero stati sostituiti con risorse regionali, al fine di dare continuità ai servizi già attivi e continuare l’assistenza erogata nella rete di ambulatori dedicati a queste patologie (di cui 15 in Lombardia). In particolare l’Assessore Regionale Guido Bertolaso nei giorni scorsi aveva confermato lo stanziamento in Lombardia di 6 milioni di euro di fondi regionali per garantire il funzionamento dei centri, rassicurando i parenti dei pazienti e superando eventuali polemiche alimentate dall’opposizione di centrosinistra in Consiglio Regionale.
Proprio l’opposizione, per mano del consigliere di Italia Viva Giuseppe Licata, aveva presentato una mozione, esaminata oggi durante la seduta del Consiglio, per chiedere alla Lombardia di farsi promotore presso il Governo del rifinanziamento di queste misure. Mozione bocciata, con 41 voti contrari e 29 favorevoli.
Licata, sensibile al tema, aveva presentato questa mozione motivandola con i numeri allarmanti del fenomeno: “Ci sono stati 4 mila morti in Italia solo nel 2023 a causa di queste malattie. Non voglio fare polemica, ma si è tagliato su un settore su cui bisognava investire maggiormente“. La maggioranza ha però bocciato la mozione in quanto ritenuta superata sia dai provvedimenti annunciati dall’Assessore Bertolaso, sia da quanto riferito settimana scorsa dal Ministro della salute Orazio Schillaci, che, recentemente, ha dichiarato che “al fine di garantire ai pazienti con disturbi del comportamento alimentare un’appropriata presa in carico da parte delle strutture regionali“, il Governo inserirà dei fondi dedicati al mantenimento della rete di ambulatori all’interno del Decreto Milleproroghe. Prevista una dotazione di 10 milioni di euro che diventerà strutturale all’interno del bilancio dello Stato. Con queste motivazioni il centrodestra in regione ha quindi bocciato la mozione del centrosinistra e ha rispedito al mittente le polemiche.
L’importante resta il risultato: i più che comprensibili allarmi suscitati da chi nel settore opera e collabora, insieme ai parenti dei giovani pazienti affetti da DNA, hanno tenuto alta l’attenzione, ottenendo la vittoria di vedere soddisfatte le richieste di maggiore attenzione e di più finanziamenti pubblici.