In occasione dell’International Day of Education, la Giornata Internazionale dell’Istruzione, si è tenuto a Como il secondo convegno nazionale della rete delle 44 Cattedre Unesco italiane (Recui). L’evento, ospitato dall’Università dell’Insubria nel suggestivo Chiostro di Sant’Abbondio, ha affrontato il cruciale tema dell'”Educazione alla pace e processi di dialogo”.
La Prof.ssa Barbara Pozzo, coordinatrice dell’importante consesso e titolare della Cattedra Unesco per “Gender equality and women’s rights in the multicultural society,” ha guidato le discussioni su come migliorare la conoscenza e la consapevolezza dei diritti umani, con particolare attenzione ai diritti delle donne.
Il Programma Unesco Chair, nato nel 1992 e composto da 950 cattedre in tutto il mondo, di cui 44 in Italia, è un network che si confronta costantemente sulle tematiche care all’UNESCO, inclusi la pace e la sicurezza globale.
La giornata a Como si è concentrata sull’educazione, con un particolare focus sui compiti che le università potrebbero assumere nei processi di lifelong learning e nel dialogo con il territorio. Un approfondimento significativo è stato dedicato all’Africa, con 27 progetti educativi in corso nella Rete delle Cattedre, mirati a preparare un Rapporto Africa Concept da condividere con il Governo italiano e le Istituzioni internazionali.
Le autorità locali hanno sottolineato l’importanza dell’università come motore di sviluppo culturale e di collaborazione internazionale. L’assessore Chiara Bodero Maccabeo ha rappresentato il sindaco di Como Alessandro Rapinese, sottolineando il proficuo rapporto tra città e università. Anche il sindaco di Varese, Davide Galimberti, ha evidenziato il ruolo fondamentale dell’ateneo nel contesto territoriale.
Alessandro Fermi, assessore di Regione Lombardia all’Università alla ricerca e all’innovazione, ha elogiato l’Università dell’Insubria, sottolineando il suo radicamento territoriale e il contributo significativo alla formazione locale.
Il magnifico rettore dell’Università dell’Insubria, Angelo Tagliabue, ha enfatizzato l’impegno dell’ateneo nell’insegnamento dei principi dell’inclusione, della solidarietà e dell’aiuto verso i meno fortunati. Ha sottolineato l’importanza di insegnare pace, dialogo e inclusione per garantire la sopravvivenza dell’umanità nel suo complesso.
Patrizio Bianchi, portavoce delle Cattedre Unesco italiane, ha evidenziato che il convegno annuale è dedicato all’educazione alla pace, seguendo le indicazioni dell’UNESCO, contribuendo al tema dello sviluppo sostenibile.
Durante la giornata, sono stati affrontati diversi argomenti, tra cui lo sviluppo sostenibile come strumento di dialogo, la relazione tra la Rete universitaria sullo sviluppo sostenibile e le Cattedre Unesco, e il ruolo delle Cattedre Unesco nel dialogo con le università.
Nel pomeriggio, l’assemblea delle Cattedre Unesco ha discusso il programma per il 2024 e ha approvato lo Statement sulle Migrazioni. L’evento è stato arricchito dalla consegna del Premio Nazionale per i Diritti Umani a quattro classi di scuole provenienti da diverse città, promosso dalla Federazione Italiana dei Club per l’UNESCO.
In conclusione, il secondo convegno nazionale delle Cattedre Unesco italiane a Como ha dimostrato l’impegno congiunto nell’educare alla pace e promuovere il dialogo come fondamenti per lo sviluppo sostenibile e la costruzione di un futuro migliore.