Coldiretti Varese all’assalto di Bruxelles: l’agroalimentare lombardo da 14 miliardi di euro in pericolo a causa delle politiche europee. La mobilitazione, con agricoltori provenienti da tutta Europa, è guidata dalla Coldiretti italiana durante il vertice straordinario dell’Ue, unendo le forze per trasformare le proteste in azioni concrete. Gli striscioni esprimono chiaramente il malcontento: “Stop alle follie dell’Europa”, “Basta terre incolte”, “Stop import sleale”, “Prezzi giusti per gli agricoltori”, “No Farmers no Food”, “Cibo sintetico, i cittadini europei non sono cavie”, “Non è l’Europa che vogliamo“.
La delegazione varesina, guidata dal presidente Pietro Luca Colombo, si unisce agli altri rappresentanti della Coldiretti, inclusi la delegata Giovani Impresa Varese, Miriana Grilli, e il direttore della federazione, Rodolfo Mazzucotelli. Colombo sottolinea il rischio imminente per un settore che coinvolge oltre 53.000 aziende e 200.000 lavoratori solo in Lombardia, mettendo in luce il ruolo cruciale della provincia nella produzione agricola, nell’allevamento e nella trasformazione alimentare. La mobilitazione è un grido di disagio degli agricoltori, chiamati a Bruxelles per far sentire la loro voce e sperare in un cambio di paradigma nelle politiche europee nei confronti dell’agricoltura.