Cuveglio, un uomosparito da dieci giorni

CUVEGLIO Sparito nel nulla. Da dieci giorni. Un lasso di tempo interminabile per i familiari che, dallo scorso lunedì 7 settembre, non hanno più notizie di Vittorio Restelli, 47 anni, residente a Cuveglio nella frazione di Vergobbio.
«L’ho visto rincasare il pomeriggio – racconta la sorella Graziella –  lasciare a casa alcune cose e partire con la sua automobile. Da allora non so più nulla di lui». L’uomo, di professione agente di commercio, era appena tornato da una vacanza in Sicilia e circa nove mesi fa aveva subito un intervento al cuore con l’applicazione

di due by-pass coronarici. Circostanza che rende ancor più delicata la situazione. «Mio fratello – spiega Graziella Restelli – ha bisogno di assumere quotidianamente una serie di farmaci, quasi tutti acquistabili solo con la ricetta medica: ma al momento della scomparsa non li aveva con sè». I medicinali, infatti, sono rimasti a casa. Così come gli occhiali da sole e il passaporto. «In pratica – proseguono i familiari – è come se fosse partito con addosso i soli vestiti, il portafogli, un cellulare e l’auto».

TELEFONINO MUTO
Il telefonino fino alla sera di martedì 8 settembre ha continuato a squillare a vuoto fino a spegnersi, forse a causa dell’esaurimento delle batterie.
Ora le tracce per il ritrovamento potrebbero arrivare dall’auto: una Ford Focus station wagon nera immatricolata nel 2008 e targata DN 242 JZ. «Ma per ora – ammette la sorella – nonostante la mobilitazione del Comune e della protezione civile, con i volontari che hanno ispezionato la Valcuvia fino alla zone di montagna non siamo stati in grado di individuarla».

IDENTIKIT
Vittorio Restelli ha diversi tatuaggi sul corpo e, di solito, porta al collo un ciondolo di ambra gialla. Il problema è che in questi giorni non risulta che abbia utilizzato né il bancomat né la carta di credito, rendendo così difficile individuare un punto che possa circoscrivere le ricerche. «Potrebbe essere ovunque – sottolineano dalla famiglia – e siamo molto preoccupati. Abbiamo sporto denuncia alla caserma dei carabinieri della vicina Cuvio, ma finora anche le ricerche delle forze dell’ordine non hanno dato esito».
Ma più passa il tempo, più aumentano i timori dei parenti. «Vittorio potrebbe avere avuto un malore – ipotizzano i suoi cari – magari durante una passeggiata in montagna, visto che dopo l’operazione ha continuato a fare movimento e questo renderebbe ancor più ardue le ricerche. Noi continuiamo a cercare e abbiamo avvisato anche le persone che frequentano boschi e sentieri».
Alessio Pagani

m.lualdi

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