Il tanto atteso festival “Filosofarti 2024” è giunto a Gallarate, portando con sé una ricca serie di appuntamenti, conferenze, lectio magistralis e mostre. Con il tema “Visibile/Invisibile” in occasione del ventennale del festival, l’evento offre ai partecipanti un’esperienza unica per esplorare momenti salienti delle edizioni passate attraverso un volume dedicato.
L’appuntamento inaugurale, domenica 17 febbraio 2024 alle ore 10:00 a Samarate presso Villa Montevecchio, sarà guidato dal Vicario Episcopale mons. Franco Agnesi e affronterà il tema teologico delle “Storie invisibili: gli ultimi della terra”, dedicato al fenomeno migratorio e alle sfide legate all’accoglienza e all’integrazione.
Nel pomeriggio, alle ore 16:00, presso Il Sestante Fotoclub di Via S G. Bosco a Gallarate, Antonio Delluzio presenterà la mostra “Lo spazio sul comodino”, un viaggio alla scoperta dell’invisibile che si cela allo sguardo ma è visibile nell’intimità della propria esistenza.
Alle 17:00, al Teatro delle Arti di Via Don Minzoni, la filosofa Maura Grancitano terrà la prima delle lezioni magistrali sulla tematica “Ombre sociale: esclusione e invisibilità nel digitale”. Un’analisi approfondita sulla realtà digitale e il suo impatto nelle nostre vite.
Il secondo blocco di appuntamenti, previsto per domenica 18 febbraio, si svolgerà su tre sedi urbane, coinvolgendo Gallarate, Castiglione Olona e Busto Arsizio.
A Gallarate, presso Villa Delfina di Via Donatello alle ore 16:00, Giovanni Perota presenterà un excursus di storia dell’arte dal Figurativo al Concettuale. A Castiglione Olona, dalle 17:00 alle 20:00, la Sala Consiliare ospiterà l’innovativa iniziativa “La voce delle cose” con opere di vari artisti, mentre a Busto Arsizio alla Galleria Cristina Moregola e Fondazione Bandera, ci saranno i vernissage di Giulia Napoleone, Alfonso Talotta, e Lucia Bonomo, con esposizioni che esplorano il significato del colore blu.
Il festival continua fino al 17 marzo, invitando il pubblico a consultare il sito www.filosofarti.it per gli aggiornamenti sul programma e per immergersi nell’affascinante connubio di arte e filosofia offerto da Filosofarti 2024.