Berlino, 14 feb. (Apcom) – Scamarcio? L’ho voluto perché “è di
bell’aspetto”, ma anche “perché è un ottimo attore”. Così il
regista Costa-Gravas ha spiegato oggi a Berlino i motivi della
scelta di Riccardo Scamarcio come protagonista del suo “Eden is
West” (“Verso l’Eden”), presentato stamattina alla Berlinale.
La pellicola racconta la storia di un immigrato di nome Elias che
cerca, tra mille peripezie, di raggiungere illegalmente l’Unione
europea passando dalla Grecia.
“Il personaggio mi dava l’opportunità di confrontarmi con un
ragazzo che non viene dal mondo da cui provengo io, l’Occidente”,
per cui il film era “una grande occasione per levarmi tutti i
preconcetti e pregiudizi”, per recitare “quasi come un bambino”,
ha detto Scamarcio in conferenza stampa. Ma era anche
interessante il ruolo “di una persone che parla poco”. Quello che
Elias impara alla fine “è che forse l’Occidente non è esattamente
come se lo immaginava, non è il Paradiso in Terra”.
L’attore si è poi soffermato sul tema dell’immigrazione: “è
sbagliato già dire che il problema dell’immigrazione sia un
problema”, ha notato. E’ importante, ha continuato, che i media
inizino a enfatizzare non soltanto i lati negativi, ma anche
quelli positivi nelle storie dei migranti, perché “c’è grande
speculazione” e “questo fatto alimenta una visione negativa
dell’immigrazione”.
Gli immigrati “sono importanti, ci sono sempre stati dei flussi”,
gli ha fatto eco Costa-Gavras. Il quale ha respinto un paragone
con Ulisse: mentre l’eroe greco vuol far ritorno in patria, Elias
vuole restare in Occidente.
Aal
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