In missione a Bucarest, per partecipare al dibattito sulle future strategie del Partito Popolare Europeo riunito in congresso, Marco Reguzzoni ha potuto dialogare nella giornata di apertura dei lavori con Manfred Weber, presidente dello stesso PPE.
“Un punto essenziale sul quale io e Weber ci siamo trovati completamente d’accordo – spiega il presidente dei Repubblicani – è che la produzione legata al settore dell’elettrico debba assolutamente restare in Europa. È essenziale guardare al futuro e bisogna farlo da protagonisti, tutelando le nostre aziende e i nostri mercati dall’aggressività sleale che arriva dalla Cina”.
In Romania, all’appuntamento che coinvolge duemila delegati e altrettanti addetti ai lavori, Reguzzoni ha ritrovato moltissimi richiami ai contenuti del suo libro “Vento di cambiamento”, orientati alla visione di una nuova Europa dei popoli ancorata su principi solidi di liberismo e federalismo.
“Siamo tutti impegnati a difendere l’ambiente – prosegue Reguzzoni – ma bisogna farlo con intelligenza. L’affermazione della politica rispetto alla burocrazia e alla grande finanza è un passo essenziale. Allo stesso modo è importante combattere i populismi, che non portano nulla di utile e rischiano di rompere un’Europa che oggi non è sicuramente perfetta ma che è l’unica che abbiamo”.
Manfred Weber, nella conferenza d’apertura, ha sottolineato come “il PPE è il più grande partito d’Europa ed è normale che al suo interno ci siano opinioni differenti rispetto a temi molto complessi”.