Tornano le Giornate FAI di Primavera, il piu’ importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Sabato 23 e domenica 24 marzo, in Lombardia saranno 129 i beni che apriranno le loro porte in 51 comuni grazie ai volontari delle 17 Delegazioni, degli 8 Gruppi FAI e dei 16 Gruppi FAI Giovani attivi in tutta la regione (elenco dei luoghi e modalita’ di partecipazione, consultabili su www.giornatefai.it).
Un’esclusiva opportunita’ di scoprire beni della regione poco noti al grande pubblico, luoghi solitamente inaccessibili, dalle grandi citta’ ai borghi, da veri e propri monumenti a luoghi curiosi e inediti. La missione del FAI e’ “curare il patrimonio raccontandolo”, a cominciare dai suoi 72 Beni aperti al pubblico durante l’anno, ma ampliando e arricchendo questo racconto proprio in occasione delle Giornate FAI di Primavera, quando 750 luoghi saranno aperti in tutta Italia.
“Raccontare il patrimonio culturale per educare la collettivita’ a proteggerlo e a prendersene cura – ha osservato il Presidente del Fai Marco Magnifico in occasione della XXXII edizione -: da questa necessita’ nacquero nel 1992 le Giornate di Primavera dando vita, e poi corpo, e poi forza ad una impressionante struttura di volontariato, le Delegazioni del FAI, che con entusiasmo e pervicacia eccezionali in questi trentadue anni hanno aperto al pubblico 15.540 luoghi dimenticati o difficilmente visitabili raccontandoli, appunto, con semplicita’ e passione a ben 12 milioni e 515.000 di cittadini”. In Lombardia l’elenco e’ lungo e spazia dal Grattacielo Pirelli a palazzo Marino, dall’Ippodromo Snai alla Galtrucco, la storica azienda della Lomellina di fine Ottocento Galtrucco, e al poco conosciuto Dolce&Gabbana Beauty (ingresso riservato agli iscritti FAI).
Nel quadrante est di Milano, subito fuori dalle mura spagnole, vide la luce alla fine del XIX secolo il monastero benedettino del Santissimo Sacramento, successivamente danneggiato durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e ricostruito nel 1953. A un secolo dagli eventi bellici, nello storico edificio ottocentesco di via Kramer in cui ancora oggi dimorano le monache di clausura,
nasce nel 2023 la sede della neocostituita Dolce&Gabbana Beauty. La sede che si ammira oggi e’ il frutto di un importante intervento di recupero e di riqualificazione architettonica e l’armonica commistione di antico e moderno si apprezza negli uffici e negli spazi di rappresentanza. Qui, rivestimenti in quarzite nera e marmo di Candoglia fanno da tappeto alla lunga galleria culminante in una cappella in cui e’ presente la statua di Sant’Ignazio Martire (opera di Pietro Ferroni datata 1811-12), in prestito dal Duomo di Milano nell’ambito dell’iniziativa di mecenatismo “Adotta una Statua” promossa dalla Veneranda Fabbrica del Duomo.
Tra i luoghi visitabili anche Villa del Bono a Cremella (Como), il collegio della Beata Vergine a Cremona, in provincia di Varese Cascina Ronchetto a Morazzone, villa Gianetti a Saronno, Torre Federico barbarossa I a Maggiana (Mandello del Lario), palazzo Mezzabarba a Pavia, palazzo pestalozzi a Chiavenna (Sondrio).