MALPENSA – Nel pomeriggio di ieri, mercoledì 20 marzo, intorno alle ore 17, quattro militanti anarchici hanno occupato la pista dell’aeroporto di Malpensa con l’obiettivo di bloccare il decollo di un aeromobile della Air Maroc diretto a Casablanca. L’azione era volta ad impedire il rimpatrio di un cittadino marocchino arrestato nei giorni scorsi a Torino e colpito da provvedimento di allontanamento dal territorio nazionale con accompagnamento in patria. Il suo arresto era balzato agli onori della cronaca per via della reazione dei militanti anarchici di Torino che avevano assaltato l’auto della Polizia fuori dal Commissariato torinese.
Gli attivisti fanno parte della rete NO CPR (centri permanenza e rimpatrio) ed hanno iniziato la loro protesta all’interno del terminal 1, per poi sfuggire ai controlli di sicurezza e scendere direttamente in pista, inseguiti dal personale di sicurezza di SEA e dalla Polizia di Stato. Bloccati dal personale di pista, sono poi stati raggiunti dalle forze dell’ordine ed arrestati. Per loro si profilano i reati di resistenza a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio ed attentato alla sicurezza dei trasporti. Per loro il Pubblico Ministero, Francesco Parola, ha chiesto la convalida dell’arresto. Curiosamente però a bordo dell’aereo, che è decollato in ritardo di 80 minuti, non vi era il marocchino arrestato a Torino (nel frattempo stava decollando dall’aeroporto di Bologna), bensì un altro straniero arrestato a Bergamo ed anch’esso colpito da provvedimento di rimpatrio.
Sul fatto è intervenuta l’europarlamentare della Lega Isabella Tovaglieri :” Il blitz di un gruppo di anarchici, che ha cercato di bloccare un volo in partenza sulla pista dell’aeroporto di Malpensa, è un atto gravissimo da condannare fermamente. Questo gesto, motivato dal tentativo di impedire il rimpatrio di un “compagno” marocchino nel suo paese d’origine, ha rappresentato un potenziale pericolo per molti passeggeri e per il traffico aereo del più importante scalo del Nord Italia. È ora che anche la sinistra, spesso connivente con gli intenti di questi gruppi, condanni senza se e senza ma quanto accaduto. Ringrazio le Forze dell’Ordine per il loro intervento e mi auguro che le autorità competenti dispongano misure severe nei confronti dei responsabili, anche per scoraggiare potenziali emulatori dal compiere gesti simili”.