Si scrive Caring Assistant, si legge migliore accoglienza al Pronto Soccorso. Nel momento in cui un paziente accede al Pronto Soccorso, necessitando quindi di assistenza sanitaria, spesso le attese si protraggono per diverse ore. E ciò è vero sia per l’utente che per il caregiver.
In un’ottica di continuo miglioramento dei servizi offerti si inserisce, quindi, il progetto di Caring Assistant, fortemente voluto da ASST Valle Olona, al fine di migliorare le procedure di presa in carico presso i Pronto Soccorso aziendali.
“Il nostro desiderio è quello di rafforzare ulteriormente l’umanizzazione delle cure presso i PS dell’Azienda inserendo la nuova figura del Caring Assistant, il cui compito sarà di occuparsi degli aspetti relativi all’accoglienza dei cittadini”, spiega il Direttore Socio Sanitario di ASST Valle Olona, Dott. John Tremamondo.
Operatore socio sanitario appositamente formato, il Caring Assistant sarà a disposizione dei parenti e dei caregiver in attesa nei PS, li assisterà fornendo loro informazioni utili e rispondendo a dubbi e domande, garantendo un dialogo costante e puntuale sulle condizioni dei pazienti e sul percorso di cura che stanno seguendo.
Il Caring Assistant sarà presente, per il momento, nelle sale d’attesa dei Pronto Soccorso dei Presidi Ospedalieri di Busto Arsizio e Gallarate, con il ruolo di fornire le necessarie informazioni relative alla logistica e all’organizzazione del reparto, oltre ad aggiornare parenti e caregiver a seguito dell’accesso del proprio caro al triage.
Si tratta pertanto di una figura dedicata alla comunicazione e alla relazione tra l’ospedale, il paziente e i familiari in un momento critico qual è l’accesso al Pronto Soccorso.
“Obiettivo generale di questo progetto è quello di sperimentare un’accoglienza attiva, al fine di prevenire il manifestarsi di situazioni di sofferenza, anticipando i bisogni degli utenti tramite un approccio orientato alla gentilezza e all’ascolto, evitando e contenendo eventuali sensazioni di abbandono che possono sfociare in comportamenti aggressivi, o di conflitto, nei confronti del personale sanitario”, sottolinea il Dott. Tremamondo, “Spesso un gesto di attenzione, una parola o la vicinanza di una persona può fare molto e rendere meno gravoso il vissuto personale, a maggior ragione in un momento di bisogno di salute”.
Gli effetti positivi che possono scaturire dalla presenza di una figura ad hoc, dedicata all’accoglienza, vanno a vantaggio anche degli operatori sanitari del Pronto Soccorso; il Caring Assistant diminuisce le distrazioni e lo stress causate dalle continue interruzioni dovute alle richieste, legittime, di informazioni da parte di parenti e caregiver.
Il servizio sarà operativo dal 1 maggio 2024, sette giorni su sette, dalle ore 8.00 alle ore 20.00.