MILANO – ”Una straordinaria opportunità per le infrastrutture agricole regionali che, grazie ai risultati tecnici che dimostrano il carattere trascurabile dei livelli emissivi, possono rapidamente procedere alla conversione da biogas a biometano attraverso l’impianto di upgrading senza ulteriori carichi autorizzativi e burocratici”. Così il presidente di Coldiretti Ettore Prandini commenta il programma di sviluppo che l’assessore all’Ambiente della Regione Lombardia Giorgio Maione ha riservato agli impianti di biogas in fase di conversione in biometano, che in Lombardia rappresentano un terzo del totale italiano.
Il settore del biogas italiano – ricorda Coldiretti – ha dimostrato nel tempo una rilevante reattività alle politiche di sostegno allo sviluppo della produzione di fonti rinnovabili, contribuendo alla realizzazione di più di 1500 impianti per una potenza installata di più di 1200 MW con un coefficiente di produzione elevatissimo (almeno l’80% delle ore annue) consentendo investimenti pari a circa 4 miliardi di euro. I l settore zootecnico fornisce un contributo rilevante nel campo dell’innovazione e della produzione di energia rinnovabile, attraverso gli impianti di biogas e di biometano. Grazie agli impianti di biogas, inoltre, l’impresa agro-zootecnica completa il suo ciclo produttivo valorizzando i residui aziendali e dando piena attuazione ai principi della bioeconomia.