Bologna, 14 feb. (Apcom) – In questo momento “c’è una singolare
acquiescenza di Confindustria” al Governo. Lo denuncia Massimo
D’Alema, parlando a Bologna davanti ad una platea di artigiani e
imprenditori convocati dal Partito democratico locale.
“Il mondo dell’impresa dovrebbe farsi un po più sentire – dice
D’Alema – c’è una singolare acquiescenza di Confindustria- nei
confronti del Governo che è impressionante. Durante il Governo
Prodi -aggiunge il presidente di Italiani Europei- siamo andati
alla trattativa con le imprese mettendo sul tavolo sette miliardi
per la riduzione del cuneo fiscale e la parte minore per i
lavoratori e la parte maggiore per le imprese e non ci hanno
neanche detto grazie, hanno detto che non bastava e hanno
protestato. Da questo Governo hanno avuto questi spiccioli e ogni
giorno dicono grazie. Mi riferisco a Confindustria, molto meno
alle imprese minori”.
“Secondo me -continua D’Alema – questo è il segno della debolezza
dei centri del potere economico e finanziario. Siccome hanno
bisogno dei favori del Governo in questo momento, non hanno la
forza di rappresentare nel modo adeguato l’interesse del mondo
dell’impresa. Il Governo non fa una politica verso le imprese
italiane però il Presidente del Consiglio riceve investitori
stranieri a casa sua in compagnia di banchieri d’affari lanciando
un chiaro messaggio: `Se c’è bisogno comunque di intermediare,
ridistribuire, ci sono io…”.
(segue)
Pat
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