VARESE – E’ stata eseguita oggi una radiografia per capire se Marco Mafrinati abbia anche investito l’ex suocero Fabio Limido, 71 anni, che ha accoltellato e ucciso in via Ciro Menotti a Varese il 6 maggio, mentre quando sarà possibile sarà effettuata anche una perizia medico legale su Lavinia Limido, a sua volta ferita dall’avvocato quarantenne ed ora ricoverata in terapia intensiva dopo aver subito due interventi chirurgici. La perizia servirà ad accertare se Manfrinati voleva ucciderla con i fendenti che le ha inferto.
L’incarico per l’autopsia di Fabio Limido è stato affidato a Chiara Rossetti, dell’Istituto di medicina legale di Varese. L’avvocato Fabrizio Busignani, difensore dell’arrestato, ha nominato per la sua consulenza il medico legale milanese Marco Scaglione. L’avvocato Fabio Ambrosetti, legale di parte offesa per la famiglia Limido ha nominato Arnaldo Migliorini, docente di medicina legale al San Raffaele di Milano e presidente della Federazione delle associazioni medico legali italiane.
Oggi è stato eseguito l’esame radiologico per capire se ci siano o meno lesioni o fratture compatibili con un investimento. I testimoni hanno riferito che Manfrinati era alla guida della sua auto che viaggiva a zig-zag senza però travolgere nessuno. Resta comunque da spiegare la caduta di Limido che, con una mazza da golf in mano, era intervenuto per difendere la figlia Lavinia, già caduta sotto i colpi di coltello dell’ex marito. Quando il 71enne è franato in un cespuglio, perdendo la mazza da golf, Manfrinati gli ha sferrato una coltellata al fianco, per poi colpirlo colpisce al collo e al torace. Il 71ene è morto poco dopo l’arrivo in ospedale