MILANO – Tiene e cresce l’occupazione in Lombardia nel primo trimestre del 2024, con l’industria che segna un aumento delle assunzioni che portano ad un saldo positivo (+0,5%), mentre nell’artigianato l’incremento è anche più marcato (3,1%) e, affiancandosi ad un rallentamento delle uscite (2,4%), porta a un saldo positivo del +0,7%. Sono alcuni dei dati congiunturali sulla manifattura lombarda presentati durante una conferenza stampa nella sede di Unioncamere Lombardia.
In una situazione comunque positiva, la produzione industriale e artigiana lombarda fa registrare una lievissima variazione congiunturale: per l’industria pari a -0,3% mentre per l’artigianato la flessione è dello 0,6%.
A incidere sono ‘fattori esterni’, come l’evoluzione della guerra in Ucraina e il blocco del canale di Suez. Crescono, invece, settori specifici come mezzi di trasporto (+4,4%), chimica (+3,6%), alimentari (+3,5%) e carta-stampa (+1,6%).
“Politica monetaria e situazione geopolitica non aiutano la nostra economia – sottolinea l’assessore lombardo allo Sviluppo economico Guido Guidesi – ciò nonostante, i dati in crescita dell’occupazione e la stabilità della produzione ci consentono di essere estremamente ottimisti. Il nostro è un ecosistema solido”.
“Le condizioni geopolitiche preoccupano ancora ma per il secondo trimestre 2024 confidiamo nella riduzione dei tassi e nell’abbassamento dei prezzi” aggiunge Gian Domenico Auricchio, presidente di Unioncamere Lombardia mentre Francesco Buzzella, presidente di Confindustria Lombardia, registra un cauto ottimismo tra gli imprenditori che vedono “una ripresa nel secondo semestre spinta in particolare dall’atteso taglio dei tassi da parte della Bce”. Restano “confortanti” gli indicatori dell’artigianato, chiosa Stefano Fugazza, Presidente Claai Lombardia, ma il settore “ora è chiamato ad affrontare la sfida Esg: è indispensabile un percorso di accompagnamento a misura di micro-azienda”.