Fassino e il profumo rubato, trattativa per un risarcimento al fine di ritirare la denuncia

I fatti risalgono allo scorso aprile quando il deputato del PD venne denunciato per il furto di un profumo al duty free.

L’ex sindaco di Torino e attuale deputato Pd, Piero Fassino, è al centro di una vicenda giudiziaria legata al furto di una boccetta di profumo Chanel del Ivalore di 130 euro dal duty free dell’aeroporto di Fiumicino. La situazione si presenta complessa, poiché la società che gestisce il punto vendita ha già segnalato due episodi simili, il che potrebbe aggravare la posizione di Fassino in termini di reiterazione del reato.

Mentre la procura di Civitavecchia prosegue con le indagini, emerge l’ipotesi di una soluzione extragiudiziale per evitare il processo. Secondo quanto riportato dal Corriere, i legali di Fassino starebbero trattando con l’impresa per risolvere la questione con un risarcimento del danno in cambio del ritiro della querela. Questa notizia non è stata smentita da Francesca Tolentino, rappresentante legale della società coinvolta. «La società ha scelto fin dall’inizio di tutelare la riservatezza dei protagonisti della vicenda», ha dichiarato Tolentino, senza fornire dettagli sulla cifra del possibile risarcimento.

Dopo essere stato scoperto, Fassino ha cercato di dimostrare la sua buona fede proponendo di pagare il doppio del costo del profumo, cioè 260 euro. Tuttavia, la giornalista Ilaria Sacchettoni sottolinea che, dato il clamore mediatico suscitato dal caso, è improbabile che un risarcimento così simbolico possa essere accettato come soluzione definitiva.