BUSTO ARSIZIO – Il Tribunale ha inflitto 6 anni 6 mesi a don Emanuele Tempesta, l’ex parroco vicario 32enne di Busto Garolfo, coinvolto in uno scandalo di abusi su minori e arrestato nel luglio di 3 anni fa dalla Squadra mobile di Milano, poi liberato dopo meno di un anno ai domiciliari.
Al sacerdote sono state inflitte varie sanzioni accessorie, tra cui quella di non avvicinarsi alle scuole o ai luoghi frequentati da minorenni. La sentenza è stata emessa dal Tribunale collegiale di Busto, presieduto dal giudice Giuseppe Fazio. Le violenze sessuali, che avrebbero visto come vittime ragazzini dai 7 agli 11 anni, sarebbero consistite in palpeggiamenti.
La tesi dell’accusa
Per l’accusa, in pratica, don Tempesta invitava i ragazzini a giocare ai videogiochi da lui, o semplicemente con la scusa di scambiare due chiacchiere. Poi, una volta soli, avrebbe allungato le mani toccandoli. Il prete, difeso dall’avvocato Mario Zanchetti, si è sempre professato innocente e vittima di accuse infamanti a cui era completamente estraneo.
Sta di fatto che si è giunti adesso al verdetto di primo grado, che lo riconosce colpevole del reato. L’imputato dovrà anche risarcire i danni alle parti civili, una ventina. Una volta depositate le motivazioni della sentenza, inizieranno a decorrere i termini per eventuali ricorsi in appello da parte della difesa; o della stessa accusa, che con il Pm Martina Melita aveva chiesto 11 anni.