VARESE – Nel Pronto soccorso, sono stati introdotti piccoli divisori che formano una sorta di camera “a vista” per due persone. Questi divisori non sono muri alti, ma garantiscono un minimo di privacy ai pazienti in osservazione o in attesa di un posto in reparto, nella cosiddetta “barellaia“. Ogni postazione sarà dotata di caricatori per cellulari e un piccolo comodino.
Il progetto di ristrutturazione riguarda la parte centrale del Pronto soccorso. Verranno creati una sala chirurgica, uno spazio per l’igiene accurata dei pazienti con adeguata privacy e un’altra stanza con sei postazioni dotate di apparecchiature per i gas medicinali e il monitoraggio. Di fronte a queste aree, saranno collocati altri letti, nelle aree a due postazioni separate da pareti basse e leggere.
I lavori, del valore di 90mila euro, sono già iniziati con l’obiettivo di garantire maggiore comfort ai pazienti, come dichiarano il direttore generale Giuseppe Micale e il direttore sanitario Adelina Salzillo.
Il cantiere di ristrutturazione del Pronto soccorso ha reso necessario il trasferimento della Medicina d’urgenza, precedentemente situata accanto al Pronto soccorso, al terzo piano. Qui sono stati utilizzati i 14 posti letto della Medicina interna, allestiti durante l’inverno per l’emergenza influenza. Attualmente, al piano terreno, dove si trovava la Medicina d’urgenza, sono collocati i pazienti del Pronto soccorso in osservazione e quelli che stanno per essere ricoverati, noti come pazienti “onboarding“.
Per evitare l’affollamento del Pronto soccorso, sono previsti ulteriori interventi. Al terzo piano del monoblocco, negli spazi utilizzati per decongestionare il Pronto soccorso durante i lavori, sarà attivata una “admission room“. Questa area sarà dedicata ai pazienti in attesa di essere trasferiti nei reparti di competenza. Qui sarà presente un’équipe dedicata, composta da un medico coordinatore e infermieri, anche se i pazienti saranno già assegnati alle unità operative di destinazione.
L’admission room non è solo una valvola di sfogo per il Pronto soccorso, ma rappresenta un nuovo modello organizzativo volto a evitare il sovraffollamento del reparto. Questo approccio mira a migliorare l’efficienza e la gestione dei pazienti, garantendo loro un percorso di cura più ordinato e meno stressante.