«Assumo 12 impegni chiari, concreti, pubblici e misurabili con tutti coloro che mi vorranno concedere la loro fiducia». Marco Reguzzoni, candidato indipendente nelle liste di Forza Italia alle Europee, sigla un contratto con i suoi elettori. Ed elenca con precisione temi e azioni che intende realizzare. «Il presupposto – dice – è che mi sono candidato convintamente nel PPE perché voglio stare ai tavoli decisionali di maggioranza e non rinchiudermi in un’urlata ma inutile opposizione».
L’elenco dei dodici impegni parte dal mondo delle imprese e della produzione, «da difendere a ogni costo, che sia industriale, artigianale, manifatturiera o agricola, perché da lì dipende tutto il resto». Così diventa essenziale «l’approvazione di un regolamento valido per tutta l’Europa che riprenda i principi della mia legge Reguzzoni-Versace sul tessile, in modo da tutelare il Made in Italy».
Reguzzoni nel contratto parla di federalismo, ambiente («no al fanatismo ideologico, meglio mettere dazi a chi inquina e uccide la nostra economia») e immigrazione («sosterrò una regolamentazione per cui può arrivare solo chi ha un lavoro»).
Da Bruxelles, il candidato forzista sarà intransigente sul tema delle infrastrutture del Nord: «Mi impegno a sostenere il completamento della Pedemontana, combatterò i pedaggi sulla Milano Meda e la Corda Molle, solleciterò interventi drastici sulle autostrade della Liguria in perenne cantierizzazione e restringimento». Un suo cavallo di battaglia è quello degli «aeroporti del Nord che, a cominciare da Malpensa, sono schiacciati da un sistema romanocentrico».
Molto ambiziosi sono gli obiettivi messi a contratto sulle questioni sportive. «Un progetto importante per la Lombardia e l’intero Nord – scrive Reguzzoni – riguarda l’organizzazione dei Mondiali di ciclismo: mi assumo l’impegno di creare un comitato promotore che lavori con l’UCI per portare due edizioni della rassegna iridata in Italia, a Bergamo e a Varese, fra il 2029 e il 2034». Poi ci sono le regole del calcio da riscrivere: «Chiederò alla Commissione di emanare un regolamento sui diritti Tv che favorisca il ritorno della proprietà dei club a un soggetto europeo, la distribuzione di una quota dei diritti a settori giovanili e campionati minori, l’introduzione di un salary cap per ridurre gli eccessi finanziari».
Nel patto c’è anche il rilancio della “sua” Regio Insubrica (la comunità di lavoro nata per affrontare i problemi comuni nelle province di Lecco, Como, Varese, Novara, Vco e nel Canton Ticino), con il coinvolgimento di un rappresentante UE.
Infine, due punti relativi alla salute: da un lato un lavoro che porti al miglioramento degli stipendi degli operatori sanitari italiani per evitare fughe all’estero e liste di attesa, dall’altro la velocizzazione nell’approvazione dei farmaci.
«Per serietà metto nero su bianco fin d’ora dodici risultati che proverò ad ottenere con tutte le mie forze, in modo che la mia attività sia costantemente verificabile dagli elettori. Saranno i fatti a dimostrare che io mantengo sempre le promesse».