GALLARATE – Ci ha lasciato un pezzo di storia della musica sul nostro territorio e (ben) oltre. E’ morto, all’età di 77 anni Paolo Carù, trovato senza vita nella sua casa di Gallarate. Figura eclettica del settore, non era solo un abile commerciante, ma anche e soprattutto un raffinato collezionista e eccellente comunicatore. Fu fondatore del mensile Buscadero, un must per il popolo del rock.
Proprio a Gallarate era diventato un’icona del mondo musicale con il suo negozio in piazza Garibaldi (ereditato dai pionieristici genitori a soli 20 anni nel 1967) dove gli appassionati accorrevano per acquistare dischi, libri e introvabili cimeli, oltre che per discutere di grandi classici e ultime novità. Se l’inglese Guardian, giornale di una patria del culto discografico, lo ha inserito nel 2014 nella lista dei migliori dieci negozi al mondo per la vendita di vinili, beh. significa che Paolo Carù nella storia ci è entrato per davvero.
Il messaggio social del Buscadero
È con indicibile dolore che dobbiamo purtroppo confermare la scomparsa di Paolo Carù, fondatore e anima del Buscadero. In questo momento siamo tutti sconvolti e senza parole. Non ci resta che stringerci alla famiglia e a tutti voi lettori. Sulla sua incredibile figura avremo modo di Il tornarci su con più calma nei prossimi giorni…
Il cordoglio del sindaco Cassani: “Tragedia che ci lascia di stucco”
“La morte di Paolo Carù è una grave perdita per tutta Gallarate. Oltre al lato pubblico, quello del grande esperto di musica ed editore del Buscadero, nonché quello del mitico negoziante di dischi, negli ultimi mesi ho potuto apprezzare anche il lato umano da quando per i problemi della salute della moglie i rapporti sono diventati necessariamente più assidui”, ha sottolineato il sindaco Andrea Cassani. “Era legatissimo alla moglie Anna e quel distacco necessario, per la salute di lei – ha aggiunto – , lo aveva messo a dura prova. Ora questa tragedia ci lascia di stucco ed è una grave perdita per la famiglia, per la città e per tutti gli appassionati di musica”.