Nel corso della recente domenica, le linee ferroviarie regionali sono state fortemente compromesse a causa di scioperi indetti da diverse sigle sindacali. Questi scioperi, programmatically posizionati durante le giornate festive, non hanno previsto fasce di salvaguardia, lasciando numerosi viaggiatori bloccati in attesa di corse disponibili. L’adesione allo sciopero, che ha visto una partecipazione superiore all’80% dei lavoratori di Trenord, ha causato il circolare di meno del 20% dei treni previsti secondo quanto riportato da Orsa e Uil Trasporti, le organizzazioni sindacali promotrici della protesta.
L’effetto più significativo si è manifestato sul traffico turistico, con numerosi passeggeri costretti a rimandare o cambiare i loro piani di viaggio. La situazione ha suscitato critiche verso Trenord, accusata di mancata preparazione e gestione delle criticità interne all’azienda. Secondo le organizzazioni sindacali, l’atteggiamento dell’azienda è stato definito irresponsabile, con una dirigenza incapace di mantenere relazioni industriali adeguate e di risolvere i problemi strutturali che affliggono la compagnia.
I disagi sono stati evidenti anche all’inizio della settimana lavorativa, con alcuni treni pendolari che hanno subito ritardi a causa di guasti tecnici come il treno 2413, che non è stato effettuato a causa di un problema al sistema di chiusura delle porte. Altri disagi sono stati segnalati per il convoglio del Saronno-Seregno-Milano-Albairate, che ha subito un’interruzione a Seregno per lavori di manutenzione urgente.
Le criticità non si limitano agli scioperi, ma evidenziano una serie di problemi strutturali persistenti che richiedono interventi urgenti da parte delle proprietà di Trenitalia e della Regione Lombardia. Le organizzazioni sindacali Uil Trasporti e Orsa Ferrovie hanno ribadito la necessità di un cambiamento significativo nel management di Trenord, affinché si possa garantire un servizio efficiente e rispettoso degli accordi vigenti con i lavoratori.
Il dibattito rimane aperto sulla gestione futura della compagnia e sulla capacità delle autorità competenti di intervenire per migliorare le condizioni del trasporto ferroviario regionale in Lombardia.