LAVENA PONTE TRESA Vandali in azione a Lavena Ponte Tresa. Con un obiettivo preciso, almeno nell’ultimo raid: automobili posteggiate nella zona del campeggio con targhe svizzere. Danneggiamenti che risalgono alla serata di sabato quando, prima di mezzanotte, sette vetture con la targa del canton Ticino sono state prese di mira e danneggiate seriamente. I vandali hanno spaccato, infatti, i vetri dei finestrini, tagliato e perforato i pneumatici, rotto gli specchiettti laterali e provocato graffi profondi alla carrozzeria. E ai proprietari, quasi tutti di rientro da una cena fuori o da una passeggiata sul lungolago di Lavena Ponte Tresa, non è rimasto altro da fare che sporgere denuncia alla stazione dei carabinieri. Così sull’episodio indagano i militari dell’Arma in queste ore a caccia dei responsabili dei danneggiamenti che costeranno ai proprietari delle vetture complessivamente alcune migliaia di euro.
«Quello che è accaduto è inqualificabile – chiarisce il sindaco Pietro Roncoroni – e peraltro assume anche dei connotati antisvizzeri che mai prima d’ora avevano trovato terreno da queste parti. Per questo penso si sia trattato di qualcosa di mirato, visto anche l’orario in cui si è verificato, tra le 21 e le 23 di sabato sera, e non escludo che possa essere stato compiuto da persone estranee a Lavena Ponte Tresa». In ogni caso le contromisure sono già
pronte. Il Comune, infatti, insieme ad altre realtà della Valganna e Valmarchirolo, ha partecipato ad un bando, finanziato dal ministero dell’Interno, e dedicato alla videosorveglianza. Piano che, se dovesse essere accolto, porterebbe almeno una decina di telecamere, dedicate appositamente alla sicurezza. «Sarebbe un bel colpo – spiega Roncoroni – per la sicurezza di cittadini e turisti». Intanto, ad opera dell’amministrazione, arriverà invece un sistema di videosorveglianza in piazza Europa. Anche questo è un angolo sensibile della cittadina rivierasca, almeno a giudicare dai recenti episodi che hanno visto sfortunata protagonista l’auto di don Giorgio Quaglia. Vettura che il sabato precedente all’ultima serie di atti vandalici, che non sembrano collegati, è stata colpita pesantemente da alcune pietre.
b.melazzini
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