Dopo una lunga maratona notturna, la Camera ha dato il via libera definitivo al disegno di legge sull’Autonomia, con 172 voti favorevoli, 99 contrari e un astenuto. Con questa approvazione, il provvedimento diventa legge.
Reazioni e Controversie
Durante la seduta, il gruppo del M5S ha manifestato la propria contrarietà intonando l’inno di Mameli e sventolando tricolori in aula. Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha espresso su Facebook la sua dura opposizione, definendo il provvedimento come una “condanna” per il Sud e promettendo di continuare la lotta sia in Parlamento che nelle piazze.
La Visione del Governo
Dall’altra parte, il sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Massimo Bitonci, ha celebrato l’approvazione come un traguardo storico, sostenendo che l’autonomia differenziata offrirà maggiori competenze e responsabilità agli amministratori locali, migliorando la gestione delle risorse e dei servizi essenziali.
“A dirlo mi tremano le gambe per l’emozione”, scrive sui social il ministro per gli Affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli.
Dibattito in Aula
Il capogruppo di Fratelli d’Italia, Tommaso Foti, ha sottolineato come anche regioni del Sud, come la Campania, abbiano richiesto l’autonomia in passato, accusando le opposizioni di incoerenza e di non aver attuato la riforma quando ne avevano l’opportunità.
La nuova legge sull’autonomia differenziata rappresenta un passo significativo nella riforma del Titolo V della Costituzione, che continuerà a suscitare dibattito e confronti accesi sia tra le forze politiche che all’interno della società civile.