Bruxelles, 23 set. (Apcom) – Alla vigilia del G20 di Pittsburgh la Commissione europea ha adottato oggi l’atteso pacchetto di proposte legislative tese a rafforzare la vigilanza del settore finanziario in Europa. L’obiettivo di questi accordi di cooperazione rafforzata, spiega una nota dell’esecutivo comunitario, è quello di rafforzare la stabilità finanziaria in tutta l’Ue, al fine di garantire che le norme tecniche siano applicate e rispettate in modo uniforme, per individuare i rischi del sistema in una fase precoce, e “di essere in grado di agire insieme in modo molto più efficace in situazioni di emergenza e nel risolvere le controversie tra le autorità di vigilanza”.
Secondo la proposta verrà creato un nuovo Board europeo del rischio sistemico (Esrb), per rilevare i rischi per il sistema finanziario nel suo complesso, con la funzione di emettere avvisi di rischio immediati in maniera che si possa agire tempestivamente. Sarà inoltre istituito un Sistema europeo delle autorità di vigilanza finanziaria (Esfs), composto da autorità nazionali di vigilanza e da tre nuove autorità europee per i settori bancario, e delle assicurazioni e dei fondi pensione.
Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso, commentando la proposta, ha affermato che “i mercati finanziari sono europei e mondiali, non solo nazionali. Il loro controllo deve essere anche europeo e mondiale. Oggi stiamo proponendo un nuovo sistema europeo di vigilanza, con l’appoggio politico degli Stati membri e sulla base la relazione de Larosière. Il nostro obiettivo – spiega – è quello di proteggere i contribuenti europei da una ripetizione dei giorni bui dell’autunno 2008, quando i governi hanno dovuto versare miliardi di euro nelle banche. Questo sistema europeo può anche ispirare una regolamentazione globale ed è proprio quello che sosterremo a Pittsburgh”.
Il commissario al Mercato interno Charlie McCreevy, in una nota spiega che “questo pacchetto rappresenta un’azione rapida e forte da parte della Commissione per porre rimedio a carenze nella vigilanza finanziaria europea e contribuirà a prevenire future crisi finanziarie. Affido questo pacchetto al Consiglio e al Parlamento per una rapida adozione, in modo che le nuove strutture possono iniziare a funzionare nel 2010″.
La creazione di un consiglio europeo del rischio sistemico per rilevare e prevenire i rischi per la stabilità finanziaria nell’Unione europea e le nuove modalità per migliorare la vigilanza a livello di istituzione sarà un grande passo verso la soluzione degli squilibri nel nostro sistema finanziario e per risolvere le debolezze del nostro sistema di vigilanza finanziaria, che sono almeno in parte responsabili per la crisi finanziaria”, aggiunge nella stessa nota il commissario per gli Affari economici e monetari Joaqun Almunia.L’attuale crisi finanziaria, spiega una nota della Commissione, ha messo in luce carenze nel quadro della vigilanza dell’Unione europea, che resta frammentata su base nazionale, nonostante la creazione di un mercato unico europeo più di un decennio fa, e l’importanza delle istituzioni paneuropee.
Le proposte legislative di oggi tendono “ad affrontare tali carenze sia a livello macro sia micro di vigilanza prudenziale”, con la creazione di:
un Board europeo del rischio sistemico (Esrb), per monitorare e valutare i rischi per la stabilità del sistema finanziario nel suo complesso (“macro-vigilanza prudenziale”). L’Esrb fornirà l’allarme dei rischi sistemici che possono nascere e, ove necessario, emanerà le raccomandazioni di azione per far fronte a questi rischi.
un Sistema europeo delle autorità di vigilanza finanziaria (Esfs) per la vigilanza delle singole istituzioni finanziarie (“micro-vigilanza prudenziale”), consistente in una rete di autorità di vigilanza nazionali che lavoreranno in tandem con le nuove autorità di vigilanza europee, create dalla trasformazione dei comitati esistenti per i titoli bancari e assicurativi e i fondi pensione. Ci sarà una Authoriy bancaria europea (Eba), una delle assicurazioni e delle pensioni (Eiopa), e una dei valori mobiliari e dei mercati (Esma).
L’Esrb, spiega la Commissione, avrà il potere di emettere raccomandazioni e avvertimenti agli Stati membri (comprese le autorità nazionali di vigilanza) e alle Autorità di vigilanza europee, che dovranno rispettarli, altrimenti dovranno spiegare perché non lo hanno fatto. I capi della Bce, delle Banche centrali nazionali, dell’Autorità europea di vigilanza, e le autorità di vigilanza nazionali, parteciperanno alla Esrb. La creazione dellEsrb, dice l’esecutivo Ue “è in linea con diverse iniziative a livello multilaterale e al di fuori dell’UE, compresa la creazione di un comitato per la stabilità finanziaria da parte del G20”.
Per quanto riguarda la micro-vigilanza prudenziale, al momento ci sono tre dei servizi finanziari per la micro-vigilanza finanziaria (vigilanza delle singole istituzioni finanziarie) a livello di Ue, con poteri solo consultivi: il comitato delle autorità europee di vigilanza bancaria (Cebs), il Comitato delle autorità europee di vigilanza delle assicurazioni e delle pensioni (Ceiops) e il Comitato delle autorità europee di regolamentazione (Cesr).
Le nuove autorità assumeranno tutte le funzioni di tali comitati, e in aggiunta avranno competenze extra, tra cui: elaborare proposte di norme tecniche, nel rispetto dei principi di una migliore regolamentazione;Risoluzione di casi di disaccordo tra le autorità nazionali di vigilanza, in cui la legislazione impone loro di cooperare o di concordare;Contribuire ad assicurare un’applicazione coerente delle norme tecniche comunitarie (anche tramite valutazioni reciproche);
L’Autorità di vigilanza sui mercati eserciterà i poteri diretti di vigilanza per le agenzie di rating;
un ruolo di coordinamento in situazioni di emergenza.Le proposte, dice la Commissione, “sono state oggetto di un’ampia consultazione, sia dopo la pubblicazione delle raccomandazioni da parte del un gruppo di esperti incaricato dal presidente Barroso e presieduto dall’ex direttore dell’Fmi Jacques de Larosière tra la fine di maggio e metà luglio, dopo che la Commissione ha delineato la sua proposta al Consiglio europeo. Il Vertice Ue di giugno ha approvato il nuovo quadro di vigilanza e ha chiesto la rapida adozione dei testi legislativi necessari”.Ora la parola passa al Parlamento e agli Stati.
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