Neve alta e passi chiusi fanno tardare la stagione estiva sulle montagne dell’Ossola

La stagione estiva sui monti dell'Ossola è ritardata dai passi chiusi e dalla neve persistente, ma i rifugi si stanno preparando per accogliere turisti desiderosi di natura e buon cibo

Le montagne dell’Ossola si preparano a vivere una stagione estiva un po’ rallentata, con i rifugi che si organizzano per accogliere un flusso crescente di escursionisti, famiglie e appassionati della natura. La neve abbondante e alcuni passi ancora chiusi non scoraggiano i gestori dei ventuno rifugi distribuiti nelle vallate di Divedro, Formazza, Bognanco, Antigorio, Antrona, Anzasca, Val Grande e Bassa Ossola. Tra questi, alcuni sono facilmente accessibili tramite funivie e seggiovie, mentre altri richiedono camminate più impegnative, inserendosi spesso in itinerari che collegano Italia e Svizzera.

Nonostante l’estate tardiva, Andrea Moretti del Rifugio Andolla in Valle Antrona è fiducioso: “Molti passi sono ancora chiusi e ci sono slavine, ma la neve si sta sciogliendo rapidamente e la situazione tornerà alla normalità entro fine mese.” Anche Francesco Valente, gestore dei rifugi Oberto-Maroli e Vengwald Utte in Valle Anzasca, conferma: “Il rischio di temporali è sempre presente in montagna, ma la neve in quota quest’anno richiede particolare attenzione, soprattutto sul Monte Moro.”

In alta Formazza, Giada e Lorenzo, nuovi gestori del Rifugio Maria Luisa, affrontano la loro prima stagione estiva con entusiasmo, nonostante le difficoltà legate alla neve. Qui, i turisti possono godere di rilassanti passeggiate, gustare piatti tipici a base di polenta e ammirare spettacolari tramonti e albe.

L’attrazione dei rifugi dell’Ossola risiede non solo nei panorami mozzafiato e nell’aria pulita, ma anche nella possibilità di vivere un’esperienza unica a contatto con la natura, gustando buon cibo e godendo di una calorosa accoglienza.