LUINO – Non sempre pulire l’alveo di un torrente può essere una cosa lodevole, in particolare se, nel farlo, non si dispone delle dovute autorizzazione, infrangendo le norme del Codice dell’Ambiente. Protagonista della vicenda giudiziaria, un imprenditore agricolo di Luino che, nel 2020, fu denunciato perchè svolgeva una pulizia dell’alveo del torrente che costeggia la pista ciclabile in località Voldomino. Il Tribunale di Varese stamattina ha deciso di punire il reo con un mese di arresto e 200 euro di multa.
Il procedimento partì da una denuncia presentata da un vicino di casa dell’imputato; screzi dovuti a pessimi rapporti di vicinato, che però portarono ad un intervento dei carabinieri i quali registrarono la “movimentazione di terreno” senza autorizzazione. L’avvocato dell’agricoltore, Laura Alezio, presenterà ricorso in appello. Infatti, secondo la tesi della difesa, l’uomo non stava movimentando, bensì pulendo la riva, rimuovendo rami e altro materiale superficiale pare, tra l’altro, in accordo con il Comune. Il presunto “interesse della collettività” nello svolgimento di quel lavoro non ha convinto il giudice, che ha sentenziato per la condanna.