Ieri pomeriggio, presso il Padiglione Formazione dell’Ospedale di Busto Arsizio, si è tenuto un evento formativo intitolato “La cura della relazione”. L’Aula Suor Bianca ha accolto oltre 60 uditori tra medici, infermieri e volontari, desiderosi di approfondire le dinamiche della comunicazione medico-paziente.
Relatori della conferenza sono stati il Dottor Verusio, la Dottoressa Todisco, la Dottoressa Marconi e il Dottor Calcaterra, che hanno saputo stimolare riflessioni e dibattiti sull’importanza di sviluppare competenze comunicative sempre più raffinate per migliorare l’efficacia della relazione tra medico e paziente.
Nonostante i continui progressi della medicina moderna e dell’oncologia, con risorse cliniche, di ricerca e tecnologiche sempre più avanzate, la diagnosi oncologica resta una delle principali cause di morte nella popolazione generale, rappresentando una prova esistenziale traumatica e sconvolgente. Questa realtà ha un impatto psicologico profondo non solo sul paziente e sulla sua famiglia, ma anche sui curanti stessi.
Oggi, più che mai, è riconosciuta l’importanza di considerare salute e malattia non solo dal punto di vista organico, ma anche tenendo conto dell’individuo nella sua totalità: la sua storia, identità, emozioni e pensieri. La relazione medico-paziente, in questo contesto, assume un valore terapeutico significativo, favorendo una trasformazione profonda sia per il paziente che per il personale curante, attraverso una comunicazione autentica e empatica.
L’evento ha evidenziato come una comunicazione efficace possa migliorare non solo la qualità della vita dei pazienti, ma anche l’esperienza professionale e personale dei medici e degli infermieri, promuovendo un approccio più umano e completo alla cura.