BUSTO ARSIZIO – Il comune di Busto Arsizio ha deciso di congelare i rincari delle mense scolastiche fino alla fine dell’anno, mantenendo il costo del buono pasto a 5,80 euro. A partire dal 1° gennaio 2025, verranno introdotte nuove fasce tariffarie con maggiori sconti, come stabilito nel piano tariffario che sarà approvato con il bilancio preventivo. L’annuncio è stato fatto durante la riunione con i rappresentanti dei genitori, tenutasi oggi ai Molini Marzoli.
Il Bonus Fino a Fine Anno
Rispetto alla riunione accesa dello scorso aprile, l’incontro di oggi ha visto una partecipazione meno numerosa e un clima meno teso. L’assessore alle politiche educative, Daniela Cerana, ha comunicato che le tariffe mensili rimarranno invariate fino a dicembre, mantenendo la scontistica del 50% per il secondo figlio e la gratuità per il terzo. Durante questo periodo, le famiglie vedranno un “bonus Comune” nella App della mensa che neutralizzerà l’aumento previsto.
Nuove Tariffe dal 2025
Le nuove tariffe, che entreranno in vigore dal 1° gennaio 2025, saranno definite una volta approvati i bilanci preventivi a dicembre. L’assessore Cerana ha spiegato che, attualmente, ci sono 2196 iscritti con ISEE presentato, ma si attende un aumento delle iscrizioni. Le nuove tariffe prevedono più fasce di prezzo basate sull’ISEE: fino a 6000 euro si pagherà 1,80 euro, da 6000 a 12000 euro 4,00 euro, e da 12000 a 20000 euro 5,80 euro. Per redditi superiori, il costo aumenterà a 6,10 euro fino a 30000 euro e 6,50 euro oltre questa soglia. I non residenti pagheranno 6,71 euro.
La scontistica per le famiglie con più figli iscritti verrà ripristinata parzialmente: il 50% di sconto per il secondo figlio e il 25% per il terzo, applicabile solo per i residenti e secondo le fasce ISEE.
L’Impegno del Comune
L’assessore Cerana ha dichiarato che il Comune coprirà la differenza di costo e l’aumento Istat a partire dal 1° settembre. Il sindaco Emanuele Antonelli ha sottolineato che questa misura è un passo avanti per sostenere le famiglie a basso reddito, pur riconoscendo che le fasce più alte subiranno un leggero incremento. Le famiglie dovranno presentare l’ISEE per usufruire delle tariffe agevolate, altrimenti saranno automaticamente inserite nella fascia tariffaria più alta. “Se ci sarà un calo nelle iscrizioni, il Comune ne risentirà, ma è un rischio che abbiamo calcolato,” ha aggiunto Antonelli.