SUMIRAGO Ladri di rame in manette, grazie all’intervento dei carabinieri delle stazioni di Mornago e Albizzate. Teatro del furto ancora una volta è stata la ditta «Silini 2», in via Sessa a Sumirago, già oggetto di visite poco piacevoli nelle scorse settimane. I ladri sono stati presi in flagranza di reato dal tempestivo intervento dei militari. In manette un ventinovenne e un trentaduenne, il primo di Somma il secondo di Castronno, già noti alle forze dell’ordine (che non hanno divulgato i dati personali dei due arrestati) e con precedenti di polizia alle spalle.
La coppia di malviventi avrebbe forzato il cancello di ingresso all’azienda (cancello sprovvisto di sistemi di allarme) introducendosi nell’area di deposito della ditta. Pronti a caricare rame, ma anche acciaio ed altri materiali. I militari in quel momento stavano eseguendo uno dei numerosi servizi di controllo del territorio in zona: l’area è tenuta parecchio d’occhio. Il furgone posteggiato nel cuore della notte all’esterno di una ditta chiusa (la Silini non opera infatti turni di produzione notturni) ha insospettito gli uomini dell’Arma.
Che dopo aver controllato il cancello manomesso, ed essersi accertati della presenza dei ladri, hanno circondato la zona bloccando ogni possibile via di fuga. Quindi è scattato il blitz: i due balordi sono stati sorpresi mentre ammonticchiavano il rame pronti per eseguire il carico della merce sul furgone. La coppia di ladri ha tentato la fuga: visto il furgone piantonato i due hanno cercato di sparire a piedi ma i militari li hanno bloccati e ammanettati. Entrambi sono stati accompagnati nel carcere di Busto a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Gli inquirenti stanno ora allargando il campo delle indagini verificando se i due non siano anche gli autori di altri colpi. Non soltanto di quello messo a segno alla Silini poche settimane fa, ma anche di furti in abitazioni registrati in zona negli scorsi mesi. Impronte e tracce biologiche potrebbero essere utili alle indagini. Entro sabato la coppia di malviventi sarà ascoltata dal gip in sede di udienza di garanzia: in quest’occasione potranno anche essere chiariti i sospetti su eventuali altri furti. I due malintenzionati ora dovranno anche spiegare perché al momento dell’arresto i militari li hanno trovati carichi di attrezzi da scasso di ogni tipo: dal cacciavite al piede di porco.
b.melazzini
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