PORTO CERESIO – Nella calda giornata di venerdì 19 luglio, le acque tranquille del lago di Porto Ceresio sono state teatro di una tragedia. Un giovane di 23 anni, originario del Pakistan, ha perso la vita dopo essersi tuffato nella zona della spiaggia della Fiammetta e non essere più riemerso.
L’intervento dei soccorritori
L’allarme è scattato immediatamente. I presenti, accortisi dell’accaduto, hanno lanciato una richiesta d’aiuto che ha mobilitato una vasta operazione di soccorso. Sul luogo sono arrivati tempestivamente i sanitari con ambulanza e automedica, affiancati dai vigili del fuoco e dai carabinieri della vicina stazione di Porto Ceresio. A loro si sono uniti anche la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza, dimostrando una pronta ed efficace collaborazione tra le varie forze dell’ordine.
Il supporto aereo
Considerata la gravità della situazione, è stato richiesto l’intervento dell’elicottero dei vigili del fuoco, decollato da Malpensa. L’elicottero ha sorvolato la zona, fornendo una visuale dall’alto che ha facilitato il coordinamento delle operazioni di ricerca.
Ore di angoscia
Nelle ricerche, durate oltre due ore, i soccorritori hanno scandagliato le acque del lago e monitorato ogni possibile angolo. Purtroppo, la speranza di trovare il giovane vivo è svanita con il ritrovamento del corpo, emerso dalle profondità del lago.
Il triste epilogo
Il medico presente sul posto ha potuto solo constatare il decesso del giovane.
Le autorità locali, profondamente toccate dall’incidente, hanno rinnovato l’appello alla prudenza. In particolare, si raccomanda di evitare tuffi in zone non sorvegliate e di prestare attenzione alle condizioni del lago, che possono nascondere insidie anche ai nuotatori più esperti.